Nessuna pressione e piedi piantati per terra. Ettore Meli compie 53 anni e per il regalo di compleanno aspetta la gara di Acireale nella speranza che possa essere un’altra vittoria tale da mantenere la Vibonese al comando solitario della classifica per almeno un’altra settimana. «Ci aspetta una partita difficilissima – avverte il direttore sportivo ai microfoni di Radio Onda Verde – come d’altronde sono tutte le partite di questa stagione. Vincere in trasferta è sempre difficilissimo e lo dimostrano la sconfitta della Scafatese a Caltanissetta e il pari della Reggina ad Agrigento. E’ un campionato equilibrato, duro e livellato verso l’alto. Lo stesso Siracusa che è a livello del Trapani dello scorso anno sta avendo delle difficoltà e questo è la conferma di quanto sia complicato il girone». La settimana rossoblù è trascorsa senza eccessivi patemi con Favo e compagni che adesso dovranno dimostrare di non soffrire di vertigini: «Siamo con i piedi piantati per terra e l’unica cosa che possiamo promettere - aggiunge è l’impegno e il sudore sulla maglia ogni domenica. L’euforia dell’ambiente dobbiamo farcela scivolare e lasciarla ai tifosi come è giusto che sia». Guai però a sostenere che la Vibonese non vuole vincerlo questo campionato. Meli mette in chiaro le cose: «Noi non ci vogliamo nascondere ma sono Siracusa, Reggina e Scafatese le squadre che per investimenti fatti hanno puntato alla vittoria finale in modo chiaro. E’ giusto dunque che le pressioni le abbiano loro. Noi invece guardiamo a ogni singola partita con l’obiettivo di fare più punti possibili. Ancora ritengo sia presto e prematuro dire dove può arrivare questa Vibonese». Ad Acireale i rossoblù si presenteranno a ranghi completi: «Il professore Gallelli sta facendo un ottimo lavoro con tutto lo staff. Siamo una squadra giovane e i buoni risultati – spiega Meli – stanno dando ulteriore energia».