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Pompetti e Iemmello rimettono in piedi il Catanzaro, poi sfuma il colpaccio a Reggio Emilia 2-2

La miglior prova stagionale lontano dal “Ceravolo” è finita con il nono pari del torneo

REGGIANA-CATANZARO 2-2

MARCATORI 25’ pt Portanova (R), 32’ Gondo (R), 41’ Pompetti (C); 30’ st Iemmello (C)

REGGIANA (3-5-2) Bardi 6,5; Meroni 6, Rozzio 6,5 (24’ st Fontanarosa 6), Lucchesi 6; Marras 6 (24’ st Fiamozzi 5,5), Ignacchiti 6, Reinhart 6 (13’ st Stulac 6), Portanova 7, Sersanti 6,5; Vergara 6, Gondo 7 (13’ st Girma 6). All. Viali 6

CATANZARO (3-5-2) Pigliacelli 6; Brighenti 7, Scognamillo 7, Bonini 6,5; Compagnon 5 (10’ st Brignola 6), Koutsoupias 6,5 (41’ st Coulibaly sv), Pompetti 7, Pontisso 6 (24’ st Seck 6,5), D’Alessandro 5,5 (24’ st Buso 6); Iemmello 7, Biasci 6,5 (41’ st Pittarello sv). All. Caserta 7

ARBITRO Prontera di Bologna 6

NOTE Spettatori 9.959 di cui 1.678 ospiti, incasso di 119.920 euro. Ammoniti Compagnon, Gondo, e Bonini. Angoli 1-4. Rec. 1’; 6’.

L’appuntamento con la prima vittoria esterna è ancora rinviato, ma mai come stavolta il Catanzaro avrebbe meritato il colpaccio. Una partita che si stava trasformando in una disfatta sorprendente con l’uno-due della Reggiana firmato dagli eurogol di Portanova e Gondo, ha invece flirtato a lungo con una rimonta totale, che sarebbe stata legittima e giusta per quanto prodotto sul campo. Il gran sinistro di Pompetti che ha accorciato le distanze, il destro di velluto di Iemmello per il 2-2 e, ancora, il graffio annullato per qualche centimetro di fuorigioco a Pontisso, una traversa terrificante di Biasci, il palo esterno di Koutsoupias, altre chance e bel gioco. La miglior prova stagionale lontano dal “Ceravolo” è finita con il nono pari del torneo, quindi nella sosta andrà ancora limato qualcosa per compiere lo scatto tanto atteso.

La strategia di aggressioni e ripartenze della Reggiana ha creato difficoltà ai giallorossi per tutto il primo tempo: il destro al volo con cui Portanova ha colpito dal limite (25’) sugli sviluppi di un corner è stato il frutto di una delle tante transizioni emiliane che già al 3’, su un disguido fra Scognamillo e Pontisso, aveva impegnato Pigliacelli. Lo stesso in occasione del raddoppio di Gondo (32’), quando il pallone strappato sulla trequarti avversaria a D’Alessandro diventa un contropiede che il centravanti di casa, servito da Vergara, trasforma in un eurogol in rovesciata per eludere ogni possibile intervento di Bonini.

Due centri in sette minuti non hanno comunque steso le Aquile, che avevano giocato prima e hanno continuato a farlo dopo costruendo dal basso e provando ad accendere i cinque uomini offensivi con  gli esterni Compagnon (poco brillante) e D’Alessandro e uno fra Koutsoupias e Pontisso sulla stessa linea di Iemmello e Biasci.

Pontisso era stato il primo a impegnare Bardi (10’), a far esplodere i circa 1.700 tifosi giallorossi segnando su assist di Biasci (il Var lo ha però pescato in fuorigioco di una mezza gamba) e a sprecare sullo 0-1, solo davanti a Bardi, l’assist di Iemmello dopo lo scippo di Koutsoupias a Rozzio. Ma il Catanzaro è sempre stato in partita e quando Pompetti ha soffiato il pallone a Vergara sui 30 metri reggiani e spedito sotto la traversa un sinistro potente e imparabile (41’) il gol assolutamente meritato ha dato altra spinta a una squadra alla quale non c’era niente da dire se avesse pareggiato col destro di Biasci su cross di Brighenti: traversa piena (46’).

Un colpo di testa di Iemmello (3’), il palo esterno colpito da Koutsoupias servito da Bonini (9’) e un diagonale mancino del capitano parato da Bardi (15’) hanno fatto tremare la Reggiana. Nel frattempo Caserta aveva tolto lo spento Compagnon per lanciare Brignola contro un avversario che non è più riuscito a pungere in contropiede.

Seck per Pontisso e Buso per D’Alessandro hanno aumentato la trazione anteriore di un 3-4-1-2 con il senegalese a destra, Brignola a sinistra e il capitano dietro le punte. Così la Reggiana è stata schiacciata ancora di più e Iemmello, pescato in area da Bonini in posizione di trequartista, ha centrato il 2-2 con un morbido destro a giro (30’). Lì è mancata la scintilla per il colpo del ko, gli emiliani sono stati pericolosi un paio di volte nel recupero, ma a loro il punto sta comunque più largo che al Catanzaro.

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