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Venerdì 22 Novembre 2024

Vibonese, c'è rabbia anche per gli episodi fuori dal campo ad Acireale. Caffo: "Siamo stati aggrediti"

Il presidente Pippo Caffo

Delusa per la sconfitta subita sul campo, arrabbiata per quanto avvenuto dentro e fuori, prima e dopo il recupero infrasettimanale. La Vibonese incassa il secondo kappaò di fila ma se quello contro la Reggina era ammissibile per la forza dell’avversario, la battuta d’arresto di Acireale è inaccettabile perché subita da una squadra tutt’altro che trascendentale e al termine di una prestazione condizionata da un clima per nulla accogliente. In sala stampa Michele Facciolo, come di consueto, non ha cercato alibi: «Abbiamo preso due gol scandalosi», ha rimarcato l’allenatore rossoblù ammettendo la brutta prova fornita dai suoi. «Non abbiamo giocato a calcio ed è stato dunque giusto perdere», ha aggiunto soffermandosi solo su quello che è accaduto nell’arco dei novanta minuti sul rettangolo di gioco. Così dopo aver fatto rinascere la Reggina, la Vibonese ha risuscitato un Acireale sull’orlo del baratro che al cospetto dei rossoblù ha mascherato gli evidenti limiti tecnici con una prova di carattere sopra le righe. Le immagini certificano gli evidenti errori commessi dalla squadra di Facciolo sia in fase difensiva in occasione delle tre reti subite, sia in quella offensiva con una miriade di ripartenze sprecate o palle-gol neutralizzate dalla bravura del portiere acese. Fin qui l’aspetto tecnico. Acireale-Vibonese è stato purtroppo anche altro. Il club del presidente Caffo ha infatti denunciato sulle sue pagine social quanto accaduto prima, durante e dopo la gara con un post corredato da due brevi video che inchiodano alle proprie responsabilità alcuni tesserati dell’Acireale, uno dei quali risulta essere anche un carabiniere. Nei filmati vengono presi di mira con insulti, offese e tentativi di aggressioni fisiche il direttore sportivo della Vibonese Ettore Meli e un paio di giocatori rossoblù. Nel riconoscere la vittoria sul campo dell’Acireale, il club di via Piazza d’Armi denuncia il «comportamento deplorevole di alcuni rappresentati della società acese che hanno superato ogni limite con insulti, offese in tono minaccioso e persino aggressioni fisiche nei confronti del direttore sportivo Ettore Meli e di altri nostri tesserati nel corso della gara e a fine partita. Questo è inaccettabile. Questo non è lo sport che amiamo e che vogliamo rappresentare».

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