Le Aquile vogliono osare. Non si cambia atteggiamento per sfidare la Sampdoria a Marassi. Anche se i blucerchiati sono in crisi, il loro allenatore è in bilico, la tifoseria non concederà altri passi falsi e l’obiettivo promozione è a distanza siderale, quindi faranno di tutto pur di vincere, il Catanzaro avrà la stessa faccia delle ultime partite. E cioè quella di una squadra che proverà a inclinare il piano dalla sua parte fin dall’inizio: pareggite o meno, di sicuro a Fabio Caserta non si può non riconoscere che i giallorossi dell’ultimo mese e mezzo non ci abbiano provato sempre e dovunque. Prendendosi dei rischi, finendo spesso per rincorrere e senza riuscirci fino in fondo, questo è ovvio, perché un solo successo nella striscia di otto gare senza sconfitta significa che non tutto è andato per il verso giusto. Ma pure senza avere timori reverenziali, come hanno dimostrato a Bari o a Pisa, paragoni che reggono – per valore dell’avversario, blasone del club, calore della piazza – con il rendez vous di oggi pomeriggio a Genova, dove il settore ospiti sarà colorato come un anno fa da 1602 sostenitori giallorossi.
«Avversario e campo difficili, ma i problemi loro ci cambiano poco, noi conosciamo la nostra forza ed è bello essere accompagnati ancora una volta da così tanta gente, che ci darà una grossa mano e merita più di quello che stiamo facendo», ha sottolineato Caserta. È logico aspettarsi una formazione titolare molto simile a quella schierata con il Mantova. Seck, per esempio, è stato il migliore fra i suoi nell’ultimo turno ed è scontato venga confermato da esterno destro di un 3-5-2 che può diventare 4-3-3 proprio per non sacrificare l’attitudine offensiva del senegalese: «Se gli chiedo di difendere non gli faccio un favore», ha fatto notare il coach. È questo il motivo per cui a sinistra può toccare ancora a un esterno più difensivo come Ceresoli: coraggiosi sì, ma con criterio ed equilibrio. Senza gli infortunati La Mantia, Antonini e Situm («Assenze molto pesanti»), in mezzo al campo torna il play puro Petriccione affiancato da due mezzali pronte all’assalto come Pompetti e Pontisso. In realtà, un paio di dubbi il tecnico li scioglierà alla fine: uno riguarda proprio la fascia sinistra (però Ceresoli è in vantaggio), l’altro il partner di Iemmello in attacco, e in questo caso potrebbe finalmente esordire dal via Buso, autore del 2-2 con il Mantova.
«Abbiamo preparato varie soluzioni in base a come si schiererà la Sampdoria, tuttavia conta soprattutto essere compatti nei momenti difficili, che ci saranno, la squadra deve crescere in alcuni momenti della gara, deve essere più cinica sotto porta e leggere bene la partita, evitare di prendere gol per primi. Tutino? Per me è uno degli attaccanti più forti della B, ma la Samp non è solo Tutino», ha spiegato il tecnico: «Per noi solo due vittorie sono poche, lo sappiamo tutti, è qui che dobbiamo migliorare arrivando il prima possibile a ciò che secondo me possiamo fare benissimo, cioè un campionato importante».
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