La corona in testa ce l’aveva da un pezzo, non c’era bisogno della tripletta a Marassi per ricordare a tutti che razza di giocatore è. La notizia è che nei quasi tre anni in giallorosso non fosse ancora riuscito a portarsi a casa il pallone, come spetta a chi ne segna tre in una volta sola, nonostante con il Catanzaro abbia una contabilità che ora riporta 65 gol con 15 doppiette e un mucchio di reti pesantissime seminate nei derby o nelle più importanti delle sue 108 partite con la maglia delle Aquile. Questa in casa della Sampdoria entra di diritto fra le imprese più belle e significative. Per definire il modo di giocare di Pietro Iemmello, “tempismo” è uno dei termini che rende l’idea: il capitano non poteva scegliere momento, luogo e avversario migliore – in questa fase della stagione – per togliersi lo sfizio del tris. Che è qualcosa di normale solo per uno che in Serie A ha deciso un paio di sfide a San Siro, contro l’Inter e il Milan, giocando per il Sassuolo e il Benevento, certo non corazzate che hanno tutto per provarci.
La verità è che questo attaccante ormai vicino ai 33 anni (il 6 marzo) invecchiando migliora e nella sua città, e nella sua squadra del cuore, sta bene come non mai. Nel gennaio 2022 pareva un calciatore sul viale del tramonto, invece ha dimostrato che quando è in giornata (e capita spesso) tramonta chi dovrebbe marcarlo. Shpendi (dieci gol in campionato) e Pio Esposito (sette) aspirano al “Pablito”, il premio in onore di Paolo Rossi per il capocannoniere, ma fare i conti con Iemmello non sarà semplice, anche perché in genere Pietro aziona il turbo nei gironi di ritorno. Dirà la sua fino in fondo.
La prima tripletta in giallorosso è stata anche la prima in Serie B, non la prima in assoluto. Quella risale a un 6-1 con il Foggia, contro il Siena, nella semifinale di ritorno di Coppa Italia Serie C: era l’8 marzo 2016 e anche in quell’occasione aveva firmato un gol dal dischetto, anche se non con il cucchiaio – di classe e irriverenza – ammirato a Marassi. Il gesto tecnico gli ha attirato un bel po’ di provocazioni da parte di Sottil, l’allenatore della Samp, e di qualche altro giocatore avversario, per cui è stato giusto sostituirlo a 10’ dalla fine (era stanco ed è in diffida). Sempre con il Foggia, qualche giorno dopo quella tripletta (il 19 marzo), era andato anche oltre concedendosi tutte e quattro le reti del 4-2 casalingo sull’Ischia.
Negli otto anni successivi non era più riuscito a triplicare, nonostante diverse doppiette. E non l’aveva nemmeno mai fatto in trasferta. L’ultimo giocatore delle Aquile a segnare una tripletta era stato Curcio nel 4-2 di Francavilla dell’8 aprile 2023, a promozione già acquisita. Appena finita la gara di Genova, l’ex compagno Ghion l’ha celebrato su Instagram («Mamma mia king, come stai»), come se fosse uno dei tantissimi tifosi che lo stanno giustamente celebrando sui social (come anche la stessa Lega Serie B). Al di là di tutto, parla da solo l’impatto nell’economia della squadra: ha direttamente contribuito a metà dei 18 gol del Catanzaro nelle 13 gare giocate (uno ogni 122 minuti), dei quali cinque dei sei realizzati in trasferta e otto negli ultimi otto incontri. Il detto che nessuno è profeta in Patria vale per molti, non per Pietro Iemmello.
Catanzaro, Iemmello è senza limiti
Dai tifosi ai compagni di squadra celebrano le prodezze del bomber giallorosso sempre più protagonista
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