L’operazione sorpasso è lanciata. Il Catanzaro può mettersi alle spalle il Brescia. Indipendentemente dalla possibilità di ritrovarsi in zona playoff o meno, con l’ottavo posto occupato al momento proprio dalla formazione lombarda, domenica al “Ceravolo” saranno passati quarantuno giorni dall’ultima vittoria. Non c’è bisogno di sottolineare che sono troppi. Il Frosinone e i giallorossi hanno brindato meno di tutti in campionato, appena due volte. La squadra di Caserta è imbattuta dal 20 settembre, ma gli otto pareggi nella striscia di nove risultati utili l’hanno lasciata lì dove staziona da inizio stagione, a metà classifica e pericolosamente vicina anche alla zona calda. Dopo aver sfiorato il blitz a Marassi e mostrato segnali di crescita soprattutto sul piano offensivo, per le Aquile è il momento di aggiungere ulteriore sostanza. Hanno più armi per farlo, non solo Iemmello. Certo, il capitano è sempre il riferimento e finalizzatore principale, però nell’ultimo mese e mezzo si è sobbarcato quasi interamente da solo il peso del gol con una letalità mostruosa: nel rapporto fra reti realizzate (nove) e quelle attese di 4,77 (nel senso che vengono attese in base alla difficoltà del tiro) è il giocatore con il differenziale più alto, oltre che quello ad aver centrato più volte la porta (23). Per avere altre soluzioni sono importanti i segnali di vivacità offerti da Buso, che ha firmato il 2-2 contro il Mantova e si è procurato il rigore con i blucerchiati. A Genova Caserta l’ha schierato da seconda punta, cioè in uno dei due ruoli in cui può rendere meglio (oltre all’esterno di un tridente offensivo), venendo ripagato anche da una consistente prova in termini di sacrificio, quando la Samp spingeva forte. Insomma, Buso non ha perso il vizio (del gol, nello scorso torneo ne ha fatti nove) e non è più l’oggetto misterioso di settembre e ottobre. Si sta guadagnando continuità di utilizzo ed è possibile che domenica venga schierato per la prima volta da titolare. In attacco, comunque, fra Biasci a secco dall’1 settembre (prima o poi si sbloccherà di nuovo) e Pittarello che non sarà quello brillante di agosto, ma non è nemmeno il giocatore meno efficace dell’ultimo periodo, Caserta ha diverse opzioni cui fare ricorso. Anche a centrocampo e in difesa il Catanzaro ha i mezzi per mettere la freccia sul Brescia. Nella linea mediana, per esempio, la squalifica per una giornata di Pompetti libera spazio e opportunità (per Koutsoupias, Pagano e Coulibaly) in un reparto che sembra avere margini di miglioramento con il pieno rientro di Petriccione, autore di una buona prova in Liguria, e la conferma di Pontisso, che ormai trova in ogni partita il modo di incidere. Costante come Brighenti e Scognamillo, che stanno reggere l’urto di ogni reparto offensivo, e dello stesso Bonini, che ha sbagliato sì la prova di Marassi, ma proprio per questo è intenzionato a rifarsi subito. Chi meglio del Brescia, una delle più blasonate avversarie della B, per sottolineare che il Catanzaro vale più delle due sole vittorie in campionato.