Nell’ultimo giorno della finestra estiva di mercato i nomi di Gianluca Di Chiara e Giacomo Quagliata sono stati strettamente collegati per qualche ora. Nel senso che la Cremonese ha provato fino alla fine a convincere l’esterno ex giallorosso che pochi mesi prima aveva vinto il campionato con il Parma, mentre il Catanzaro ha sondato la disponibilità al trasferimento del laterale dei lombardi. Poi Gianluca è rimasto a Parma e Giacomo, di conseguenza, non ha potuto muoversi da Cremona.
Adesso sono entrambi idee in entrata per le Aquile: idee perché non c’è nulla di concreto non essendo stata imbastita un’operazione né per l’uno, né per l’altro, però sono nomi che circolano nei pensieri e nei discorsi del direttore sportivo Ciro Polito e della proprietà. Che il Catanzaro cerchi un esterno sinistro di un centrocampo a cinque non è un mistero. Che possa farlo già adesso è diverso, perché al momento gli over in organico sono diciotto, tutti quelli tesserabili, di conseguenza senza cessioni nel segmento non ci sarebbe spazio per nuove entrate, salvo lasciare fuori lista qualcuno (ma non c’è questa intenzione) o tentare la via per un under (che non è finora sul tavolo). Insomma, tutta roba da sviluppare appena e se sarà possibile farlo.
Di Chiara è un vecchio pallino più che altro della proprietà e dell’ambiente: il trentunenne palermitano è legato a Catanzaro da questioni personali (è sposato con una catanzarese) e in ogni vacanza trascorre un periodo da queste parti. I giallorossi non hanno mai contattato il Parma (non l’aveva fatto neanche in estate), ma un sondaggio nel corso del mese, ora che il ragazzo è davvero in uscita dagli emiliani visto che in Serie A non ha collezionato neanche un minuto, potrebbe essere fatto nelle prossime settimane. E non ci sarebbero, in quel caso, chiusure dal diretto interessato. Per Di Chiara non mancano comunque le controindicazioni, al di là dell’ingaggio (che è comunque un problema superabile), perché la Cremonese non ha mollato la presa e si è fatto sotto in modo concreto anche il Palermo. Cosa hanno da offrire più del Catanzaro? Intanto i soldi - sono due fra le proprietà più ricche della B -, quindi le ambizioni, perché tutte e due le squadre punteranno alla promozione, come minimo attraverso i playoff, forse l’unica opzione rimasta ai siciliani, un po’ meno per i lombardi (nonostante il ritardo in classifica dalla seconda).
Quanto a Quagliata, nello scorso campionato ha giocato trenta partite con la Cremonese anche se quasi mai è stato titolare fisso, in questo ha una media inferiore - undici presenze e meno di cinquecento minuti - chiuso dai soliti Zanimacchia e Sernicola e, teoricamente, anche da Vandeputte (che non si capisce perché Stroppa utilizzi da mezzala). Telefonate alla Cremonese non ce ne sono state, almeno non direttamente, però l’interesse di Polito non è solo di vecchia data, dunque non è scomparso, e il ventiquattrenne - lui pure palermitano come Di Chiara - è un’idea sviluppabile al verificarsi di determinate condizioni, cioè se dovessero liberare un posto da over in lista i giallorossi, e aprire a una cessione che, per ora, non è una possibilità la Cremonese. Tra l’altro, su Quagliata c’è anche il Mantova. Non è detto che alla fine non si provi di nuovo lo stesso asse (Di Chiara in Lombardia, Quagliata in Calabria) sul quale si era ipotizzato il tentativo di fine agosto.
Il Catanzaro mette la freccia a sinistra: Di Chiara e Quagliata tornano nel mirino di Polito
La società giallorossa sta cercando un esterno nel centrocampo a cinque e ha in mente un identikit preciso
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