Francesco Corapi non le manda mai a dire. Era schietto quando giocava, lo è adesso che ha da poco cominciato ad allenare (guida il Val Gallico in Promozione dopo gli esordi nel settore giovanile della Vigor Catanzaro), quindi non sorprende che ai tanti “social-critici” di Caserta abbia sempre risposto in modo diretto. Da catanzarese, ex calciatore e capitano delle Aquile, ora tifoso e sempre addetto ai lavori. «Il paragone fra campionati diversi non è giusto, un anno fa la squadra aveva sei punti in più, ma una posizione in meno, ora la classifica è più corta perché il torneo è più complicato ed equilibrato, come dimostrano i tanti pareggi che ci sono in ogni turno. Guardare all’anno scorso è stato l’errore di tutti all’inizio, e così le lamentele erano inevitabili. Bisogna invece pensare al presente, l’obiettivo è stato chiaro dal primo giorno e finora la squadra ne è ben al di sopra. Lo sostengo dopo il criticatissimo 0-0 di Salerno, non adesso che il Catanzaro sta andando più forte».
Caserta sembrava forse vittima di un pregiudizio?
«Dico solo che un anno fa, dopo il 5-0 incassato dal Parma, la squadra è uscita fra gli applausi, se ora avesse perso 5-0 col Sassuolo l’avrebbe fatto fra i fischi. Caserta dall’inizio è stato attaccato da tutti i lati, forse perché allenava il Cosenza… ma Fabio non è catanzarese e allenare è il suo lavoro. Per me l’ambiente tutto unito dell’anno scorso, almeno in avvio quest’anno non c’è stato, perciò va dato un merito all’allenatore».
Quale, in particolare?
«Ci sarebbero varie analisi da fare, dal mercato immaginato per un modulo (il 4-2-3-1, ndr) che poi è cambiato perché la quadra l’ha trovata con un altro (il 3-5-2, ndr), a qualche calciatore che all’inizio non rendeva come avrebbe dovuto. In casi del genere, quando hai tutti contro e non peschi la chiave, vai in confusione, invece lui non ha mai detto una parola fuori posto e sta avendo ragione».
Cosa le piace di più di Caserta?
«Che pensa 24 ore su 24 al Catanzaro, a Giovino ci mangia pure e questo fa capire come stia dando tutto per il club. Quanto ai risultati, i tanti pareggi ottenuti hanno garantito continuità e non a caso ora è in zona playoff».
Le sorprese in positivo?
«Pompetti e Pontisso con gol e prestazioni importanti. Sono un po’ dispiaciuto per Pittarello, che non ha ancora trovato la rete, ma per il lavoro che fa, l’anima che mette in campo, per come esce sfinito merita il pollice in su. E poi c’è Iemmello: magari è meno nel vivo del gioco, però segna alla prima occasione».
In negativo?
«Mi aspettavo qualcosa in più da Pagano. Ha cominciato da titolare, ma senza incidere soprattutto a livello fisico. Questi mesi in cui non ha giocato, però si è allenato in un certo contesto, gli avranno fatto bene e potrà dare il suo contributo se non andrà via».
Le prossime tre: Sudtirol, poi Pisa, quindi Brescia…
«Il Sudtirol con Castori non lo darei più per spacciato, la classifica del Pisa non mente, il Brescia è altalenante. Sono tre gare toste nelle quali capiremo che campionato possiamo fare».
L’ex giallorosso Corapi: «Bravo Catanzaro. E Caserta ha i suoi meriti»
«Iemmello letale, preziosi Pompetti e Pontisso»
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