Catanzaro, Crotone, Vibo

Sabato 11 Gennaio 2025

Il Catanzaro pronto per l’esame Sudtirol

Il fiuto del gol di Iemmello, la condizione psicofisica di Pittarello o la fame di Biasci, la sicurezza dei mediani Pontisso e Pompetti, la voglia di rivalsa di Pagano e Antonini, i meccanismi messi a punto da Caserta. Sono i tanti volti con cui il Catanzaro proverà a iniziare l’anno nuovo come ha finito il vecchio: vincendo. Fermo restando che il Sudtirol a caccia di punti salvezza domani renderebbe la vita complicata anche al Sassuolo, i giallorossi hanno tutte le capacità per incidere nei problemi interni degli altoatesini, che in casa non vincono da agosto e sono la peggiore della categoria. Il capitano, come al solito, sarà il pericolo pubblico numero uno per gli avversari. Ovviamente non perché ha segnato loro tre gol in tre gare decidendo l’unico precedente al “Druso” con un destro a giro dai 25 metri (7 ottobre 2023) e firmando una doppietta nel 3-0 dell’andata (27 ottobre 2024). Semplicemente perché da metà ottobre ha trovato una regolarità realizzativa di livello superiore: nove centri su dieci in due mesi e mezzo bastano a ribadire lo spessore da bomber di Iemmello, che non è solo quello (è un regista avanzato che fa ciò che vuole), ma quando fa soprattutto quello è letale. Tra l’altro, se andasse a bersaglio di nuovo diventerebbe il secondo giocatore fra A e B a segnare più di dieci reti in entrambi i tornei. L’unico a riuscirci finora è l’interista Thuram. A dicembre hanno mostrato segnali di vitalità e vivacità le sue due spalle principali. Pittarello è ancora a secco di gol, ma sembra una questione di tempo visto che fra Spezia, Cosenza e Salernitana ha messo a ferro e fuoco le difese con la sua superiorità fisica, aspetto potenzialmente essenziale anche stavolta. Quanto a Biasci, dopo che resta fuori per un po’ approfitta della prima occasione utile perché il vizio (del gol) non lo perde mai: a Bolzano potrebbe iniziare dalla panchina, ma si può essere decisivi anche da lì. Da Pontisso e Pompetti il Catanzaro ha ricavato finora geometrie, lanci, inserimenti, assist (quattro il primo, uno il secondo) e reti (tre a testa): non ci sarà Petriccione per squalifica, ma quei due danno tranquillità e sicurezze. L’assenza del play apre spazio a Pagano, uno dei giovani più attesi. Sul centrocampista della Roma le aspettative erano alte, ma l’approccio con la B può essere duro per tutti, a maggior ragione per chi viene da una Primavera, e il poco spazio ricevuto (395’, causa brillantezza dei pari ruolo Pontisso e Pompetti) non gli ha permesso di incidere. Insomma, su di lui il giudizio è sospeso, però domani avrà la chance per dimostrare che i complimenti di Mourinho (che l’ha convocato spesso quando era alla Roma) non erano di facciata. Il punto di partenza è diverso, ma la stessa voglia di rilanciarsi riguarda Antonini, che contro la Salernitana è sembrato sulla strada giusta per tornare a essere il difensore insuperabile di un anno fa. Il contesto tattico e strategico che Caserta ha calibrato a puntino, i cambi (importante il rientro di D’Alessandro) e l’entusiasmo dello spogliatoio saranno ugualmente essenziali. Il Catanzaro può farcela anche a Bolzano. Basterà non essere inferiore al Sudtirol sul piano agonistico e il resto verrà da sé.

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