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Il Catanzaro “galoppa” con Quagliata

Scorrendo all’indietro la carriera di Giacomo Quagliata, tutto si può dire tranne che abbia sfondato seguendo i canali più classici. Guardandolo giocare, invece, il 24enne nuovo rinforzo del Catanzaro è proprio quello che serviva: un tipico esterno mancino che sa far bene sia il terzino che il laterale di centrocampo. Caserta aveva detto che se proprio bisognava intervenire sul mercato in entrata andava alzato il livello ed è stato accontentato. Almeno a bocce ferme è così, poi sarà come sempre il campo a imprimere il suo giudizio.
Intanto il club ha definito nella mattinata di ieri il prestito con diritto di riscatto di Quagliata dalla Cremonese e in serata lo ha accolto una volta atterrato in Calabria: oggi sono previste la firma sul contratto, il primo allenamento e non è da escludere un’immediata convocazione nel plotone che domani (ore 15) affronterà il Pisa vicecapolista. Insomma, una discreta full immersion per Giacomo, che occupa subito il posto nella lista degli over lasciato da Dini, il cui passaggio al Catania è stato ufficializzato nel pomeriggio contestualmente all’annuncio del nuovo secondo portiere (under) Ludovico Gelmi.
È un esterno tipico, Quagliata, nel senso di un giocatore di fascia che partendo dalla difesa sa eseguire naturalmente le due fasi di gioco, quindi anche quella di attacco. Caserta e il ds Polito avevano bisogno di un altro elemento dalle caratteristiche simili a Situm, del quale l’ex Cremonese può essere alternativo nel caso in cui a destra si optasse per altre doti (i più offensivi D’Alessandro o Brignola, più avanti pure Compagnon, adesso infortunato). Oppure occupare la fascia insieme al croato polivalente, perché Situm a destra è lo stesso che dalla parte opposta. Insomma, Quagliata è il “quinto” di cui c’era necessità per non avere problemi eventualmente causati da infortuni o squalifiche.
Il suo innesto potrebbe indurre Ceresoli a chiedere la cessione: il ragazzo in prestito dall’Atalanta era chiuso prima, figurarsi d’ora in poi.
Per crescita calcistica Quagliata ha poco di usuale. È vero che comincia a giocare nel Papireto, la scuola calcio del nonno, e poi passa alla Calcio Sicilia, un’istituzione giovanile a Palermo, dopo però inizia a prendere vie meno banali: a 16 anni entra nel vivaio della Pro Vercelli, da dove parte per farsi le ossa in D, prima al Latina e poi al Bari: in Puglia vince il campionato e prende il diploma in un istituto tecnico economico.
Rientrato alla Pro con Gilardino allenatore, nel giro di qualche mese viene notato dagli olandesi dell’Heracles Almelo, che lo acquistano a gennaio 2020. Normale il trasferimento non è, perché l’Heracles non è l’Ajax o il Feyenoord, eppure consente a Quagliata di giocare e crescere, fare esperienza e guadagnarsi la chiamata dell’Under 21 di Nicolato. Mica male.
Nell’estate del 2022 la Cremonese sborsa due milioni e lo riporta in Italia: in A colleziona 20 presenze, 30 nella B dell’anno scorso, ma l’abbondanza di esterni in questa stagione (ai finora intoccabili Sernicola e Zanimacchia si sta aggiungendo Azzi, sogno giallorosso) ne riduce il respiro nelle rotazioni e lo mette sulla strada del Catanzaro. Che non aspettava altro: l’aveva sondato l’ultimo giorno del mercato estivo, l’ha preso a metà di quello invernale.

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