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Il Catanzaro si gode Quagliata. È già l’erede di Vandeputte

L’esterno palermitano grande protagonista del successo di Brescia con tre assist

Una partita e mezzo è troppo poco per capire quanto sia stato effettivamente azzeccato un rinforzo invernale, però i modi in cui Giacomo Quagliata ha cominciato a prendersi la scena nel Catanzaro sono un’ottima premessa. «Ho sempre avuto il veleno di arrivare, di raggiungere gli obiettivi» aveva spiegato l’esterno poco dopo il suo esordio in giallorosso, trentaquattro minuti da subentrato nel secondo tempo della gara con il Pisa.
Le indicazioni erano state buone già lì, nonostante si fosse allenato appena due volte con i suoi nuovi compagni e davanti avesse la seconda forza del campionato. L’annunciato posto da titolare nella trasferta di Brescia non ha sorpreso nessuno considerando le assenze sulle corsie (Situm, D’Alessandro, Compagnon, Seck) e il motivo per il quale il club era andato a caccia di un “quinto” vero e proprio come lui, cioè essere più completi in quel ruolo e coprirsi in caso di forfait con un elemento che non si deveadattare da laterale sinistro di centrocampo.
Ecco, al “Rigamonti” il «veleno» di Quagliata l’hanno notato tutti, i tifosi delle Aquile apprezzando e applaudendo un giocatore che non si è risparmiato, dall’inizio alla fine, in entrambe le fasi di gioco sulla fascia di competenza. E quelli avversari e le loro speranze, demolite dal tocco di spalla di Iemmello e dai due colpi di testa di Bonini, tutti e tre pescati perfettamente dal sinistro di Quagliata. Nel tris delle Aquile, c’è il segno del ventiquattrenne palermitano arrivato in prestito con diritto di riscatto dalla Cremonese.
Se tre assist in una sola partita sono difficili già di per sé, tanto che nemmeno l’assoluto principe della specialità, Vandeputte, l’ha mai fatto nelle sue tre stagioni in giallorosso. Figurarsi quanto possa essere complicato riuscirci, alla prima da titolare, in una squadra che ti ha accolto appena dieci giorni prima.
Non c’è modo di sapere se quello di Quagliata è un record assoluto per la categoria o nella storia del Catanzaro, ma lo è senz’altro di recente.
«Difficile migliorare le squadre a gennaio, quindi se proprio dobbiamo intervenire bisogna farlo per aumentare la propria forza», era stato l’avviso del tecnico Caserta qualche settimana fa, prima che Polito si presentasse con Quagliata dopo aver trattato in parallelo anche Azzi (andato a Cremona al posto dell’attuale giallorosso).
Gli assist di Giacomo sono entrati immediatamente nell’album delle statistiche, anche perché hanno considerevolmente aumentato il bottino ottenuto dal Catanzaro sui piazzati: con i tre del “Rigamonti” i gol da calcio piazzato sono diventati tredici. Il ragazzo, comunque, ha rubato l’occhio per come ha spinto e difeso, visto che la punizione del definitivo 2-3 se l’è procurata lui stesso (ed era il 96’) e anche nel primo tempo, subito dopo l’1-0 del Brescia, era stato il primo a suonare la carica imbeccando sul secondo palo, dopo aver saltato il suo marcatore in dribbling, il solito Bonini.
Quella era solo la prima delle sue sei azioni che hanno portato al tiro (dati Opta raccolti da fbref.com). È difficile migliorare una squadra a gennaio, però le Aquile sembrano esserci riuscite.

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