Catanzaro, vietato fermarsi sul più bello: a Frosinone l’occasione per continuare a viaggiare al ritmo delle prime
La carica degli ex, l’entusiasmo dell’ambiente. Il Catanzaro non vuole fermarsi, adesso viene il bello, proprio ora che la salvezza è sempre più vicina e il sogno playoff nemmeno quest’anno è impossibile. Questa specie di testa-coda in programma domani (ore 15) in casa del Frosinone è l’occasione per continuare a viaggiare al ritmo delle prime della classe. Con un bomber atteso (Iemmello) e uno inatteso (Bonini), grazie alle tante qualità del collettivo, a una crescita generalizzata che ha confini ancora da esplorare e col supporto di una tifoseria che ci crede in massa, come dimostra il settore ospiti soldout in un quarto d’ora (mercoledì pomeriggio) e quello adiacente che vedrà un bel po’ di cuori giallorossi provenienti da Roma e non solo. In trasferta per modo dire e non è la prima volta. Soprattutto, è una roba ampiamente meritata dalla squadra di Caserta, che nelle ultime cinque partite ha avuto un rendimento in linea a quello del Pisa e del Sassuolo: 13 punti i toscani, 12 la capolista, 11 le Aquile, che ne hanno ottenuto uno in più dello Spezia, terza forza del campionato. L’obiezione più classica: cinque partite sono troppo poche per avere un quadro preciso. E allora vale la pena estendere il raggio d’azione alle ultime dieci: Sassuolo 24 punti, Pisa 23, Catanzaro 19, sempre uno in più dello Spezia e tre in più della Cremonese. Prima e dopo la vittoria sul Cesena, sabato scorso, Caserta e Iemmello hanno sottolineato che la svolta è arrivata dalla trasferta di Bari di metà ottobre. Dopo l’incontro al “San Nicola”, finito 1-1, ce ne sono stati altri 15 con una raccolta di 26 punti, tre meno dello Spezia, cinque meno del Pisa e 11 meno del Sassuolo, ma sempre tre più della Cremonese, quattro del Bari, per non parlare di chi puntava alla promozione diretta, al contrario del Catanzaro, come Palermo e Sampdoria. La missione – ovvia – è proseguire in questo percorso ricordandosi che uno dei segreti del filotto di risultati (un ko nelle ultime 16) è stata l’umiltà da provinciale che ha permesso di evitare figuracce causate dalla sottovalutazione di avversari che stanno peggio. Il Frosinone è una di queste, soprattutto allo “Stirpe”, dove ha ottenuto appena 11 punti, meno di ogni altro e alla pari solo del Cittadella. Il Catanzaro, invece, in esterna ha la striscia di imbattibilità più lunga della B: dieci gare senza macchia, di cui due successi, dopo aver perso la prima trasferta di campionato. Stando a quanto dice Opta, nessuno ha storicamente fatto meglio. Per allungare ancora la striscia Caserta può e vuole fare affidamento sugli ex Iemmello e La Mantia: il capitano da quelle parti non ha mai legato, il partner di reparto lì è cresciuto, ma senza esordire in prima squadra e trovando soddisfazioni da avversario, visto che ha punito il Frosinone sette volte in 12 partite. Domani, ammesso che vinca il duello con Biasci e Pittarello, proverà ad arrotondare il record, anche se l’ex più atteso da parte del pubblico laziale è uno che i gol li evita: Brighenti, sei stagioni in gialloblù con tanto di promozione in Serie A e fascia da capitano al braccio. Antonini ha un acciacco di lieve entità e dovrebbe essere convocato (la risonanza magnetica ha dato esito negativo, stessa cosa per Petriccione), ma nel caso in cui Caserta non volesse rischiarlo, un posto in difesa sarebbe proprio di Brighenti. Per fermare un altro ex come Ambrosino e dare un dispiacere ai suoi vecchi tifosi.