L’obiettivo base potrebbe diventare ancora più vicino di quanto già non lo sia. «Un bel risultato varrebbe una buona fetta di salvezza, anche se per esperienze personali non dirò mai che è fatta se non lo è davvero», sottolinea Fabio Caserta. Una città pensa ai playoff, la classifica la autorizza, la forza della squadra pure, ma il tecnico bada alla sostanza e richiama il precedente con la “sua” Juve Stabia nell’annata interrotta dal Covid, che prima della sosta viaggiava in alto e alla fine si è trovata in C. Un po’ scaramanzia, un po’ consapevolezza («In B due risultati negativi ti possono buttare giù») e pure un minimo di necessità di tenere un profilo basso per perdere l’umiltà che fin qui ha fatto la differenza.
L’anticipo di stasera con il Cittadella al “Ceravolo” può in realtà permettere di flirtare con entrambe, salvezza e playoff, per di più ricacciando indietro i veneti, particolarmente insidiosi soprattutto in trasferta. «Il Cittadella è in salute, per intensità e condizione fisica è fra le migliori, non muore mai e ha un certo pedigree visto che negli anni è andato spesso ai playoff», è l’avviso dell’allenatore.
Mvp. Il Catanzaro, però, sembra un’altra cosa. Intanto recupera in pieno Petriccione: «Con lui ritmo e più qualità, anche se chi l’ha sostituito l’ha fatto bene, ma con caratteristiche differenti perché in mezzo nessuno è uguale all’altro», spiega il tecnico. E allora col play al proprio posto Pompetti tornerà a muoversi da mezzala destra, mentre l’altra mezzala è oggetto di uno dei ballottaggi: Pontisso o Pagano (il primo è favorito). In diversi ruoli c’è l’imbarazzo della scelta: Cassandro è in vantaggio su Situm a destra, per esempio. In difesa invece no, perché Antonini non rientra e lascia strada a Brighenti, alla destra di Scognamillo così come sul fianco sinistro c’è ovviamente Bonini, il primo difensore a essere nominato Mvp del mese (gennaio) in B. Premio più meritato non si poteva, non solo per i tre gol segnati fra Bolzano e Brescia, seguiti poi dalla rete al Cesena dell’1 febbraio. Per i giallorossi è il secondo Mvp stagionale dopo Iemmello (novembre): il riconoscimento gli verrà assegnato stasera prima del calcio d’inizio.
Secondo i dati Opta, a gennaio Bonini è stato il calciatore di movimento delle Aquile con più duelli vinti (20), respinte difensive (18) e recuperi (14) oltre che gol (tre), mentre fra A e B è entrato nella top 3, con una media realizzativa del 50%, dei difensori che hanno tirato almeno cinque volte in porta. È stato anche uno dei migliori tre difensori di B per tocchi in area avversaria (12) e, in assoluto, per tentate conclusioni (cinque).
Spalla. È un livello d’eccellenza come quello di Iemmello, che Caserta inserisce di diritto fra i più forti che abbia mai allenato: «Lui, Lapadula, Sau, Tutino… ha numeri che parlano da soli, nella categoria è un lusso ed è un bene averlo dalla nostra parte». Sperando che si sblocchino le sue spalle più naturali, le punte. Oggi il dubbio più grande riguarda proprio il suo partner: La Mantia e Biasci sono alla pari, Pittarello non è tagliato fuori. Stavolta forse la spunta il toscano.
«Capire come sfruttarli meglio è compito mio, i loro gol ci mancano, per demeriti e sfortuna. Si impegnano tantissimo e sono convinto si sbloccheranno, sta a me cercare di portare più palloni possibili, penso che una soluzione sia essere più bravi negli uno contro uno nei 20 metri finali, perché poi siamo sempre in tanti ad attaccare l’area», è l’ammissione di Caserta.
Col Cittadella, le altre punte, potrebbero rivelarsi essenziali. Se tutti aspettano Iemmello, l’effetto sorpresa vale doppio. A San Valentino un regalo inatteso ci sta benissimo.
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