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Nelle ultime due partite il Var gli ha cancellato due gol, sempre per questione di centimetri. A Frosinone Iemmello aveva colpito da ex, cosa per cui ha un certo gusto, e di testa, ormai una delle specialità della casa: sarebbe stato il sesto in questo modo non fosse per la mezza mano captata in fuorigioco al monitor. Venerdì sempre al video hanno bissato il “niente da fare” pescando oltre la linea il tallone di un compagno (La Mantia) all’inizio dell’azione. Un grande peccato, perché il dribbling fra i difensori del Cittadella al termine del quale aveva sbattuto in porta il pallone sarebbe entrato di diritto fra le sue più belle marcature stagionali. Invece il capitano se l’è visto annullare qualche minuto dopo aver esultato sotto la curva con lo stadio che ne gridava il cognome. Se a questi due centri aggiungiamo i rigori sbagliati a Bolzano e Brescia, Pietro può recriminare perché il Catanzaro avrebbe probabilmente qualche punto in più e lui sarebbe tutto solo in vetta alla classifica dei cannonieri, che ora divide con Pio Esposito e Laurienté, anche loro a quota 13 centri, mentre dietro è risalito prepotente Adorante con 12.
Però la storia non si scrive con i “se” e lui, che sa lasciarsi subito alle spalle gli errori, a quella delle Aquile sta aggiungendo capitoli su capitoli con dati di fatto e numeri eloquenti: il Cittadella l’aveva già punito, 25 minuti prima del gol annullato, con il timbro più facile di questa annata, un Bacio perugina regalato dalla difesa avversaria scartato senza pensarci due volte, un tributo per San Valentino. Con 12 giornate ancora da giocare, Iemmello è a due passi dai 15 sigilli della scorsa stagione e a quattro dai 17 certificati contando anche i playoff. Viaggia a una media gol leggermente più alta (uno ogni 158’ invece di 165’) ed è vicino alla sua migliore annata sul piano realizzativo, la 2019-20, chiusa con 19 reti con la maglia del Perugia (uno ogni 140’). Sia prima che dopo la partita con il Cittadella, il tecnico dei veneti Dal Canto ha detto di ritenerlo uno degli attaccanti più forti della B degli ultimi dieci anni.
Per il suo ruolo nel Catanzaro si può allargare il quadro piazzandolo accanto ai grandissimi, non solo e non tanto per i numeri che può offrire (con 69 gol è dietro al solo e irraggiungibile Palanca), quanto per l’importanza che ha da quando è arrivato a Catanzaro, gennaio 2022: uno così centrale non si vedeva da troppo tempo, nemmeno Giorgione Corona era tanto imprescindibile pur sapendo essere dominante come Pietro (ma in modo diverso). La diversità di Iemmello sta nell’essere impossibile da inquadrabile: a Catanzaro si è sempre mosso come un numero 9 e mezzo, con una tendenza accentuata in questo torneo, nel quale si nota sempre risalire il campo per supportare la manovra, salvo poi farsi trovare comunque pronto a far saltare il banco: il capitano ha firmato il 38,2% delle reti giallorosse, la proporzione più alta fra i bomber insieme a quella di Adorante per la Juve Stabia.
Domenica, in casa dello Spezia, ci sarà ancora bisogno del capitano nel duello a distanza con Pio Esposito e contro una delle sue ex squadre. L’ha già colpita l’anno scorso, può concedere il bis.
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