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Catanzaro, nel mezzo regna la qualità: quante opzioni per Caserta

Da Petriccione e Pontisso, passando per Pompetti, Pagano e Ilie

Le conferme di Petriccione e Pompetti, la crescita di Pagano, il rientro di Pontisso (dalla squalifica), l’inserimento sempre più pronunciato di Ilie: se non è un vero e proprio imbarazzo della scelta siamo lì per un centrocampo che è fra i motivi del quarto posto in classifica del Catanzaro. Magari non è il fattore principale, però è uno di quelli che concorre al gran periodo dei giallorossi e lo fa da un po’, visto che non è da ieri che dalla terra di mezzo si ricavano trame, giocate e gol.
La squadra ha alzato il livello e la qualità delle sue prestazioni in parallelo ai miglioramenti dei suoi mediani. Le difficoltà dell’allenatore: chi lasciare fuori nella sfida alla Reggiana? Il dubbio è naturale ed è pure logico che ci sia almeno sulle mezzali. Ma dubbi del genere è sempre meglio averne, perché vuol dire che qualsiasi cosa faccia Caserta cadrà in piedi. Petriccione con lo Spezia ha festeggiato le trecento gare da professionista con una delle sue lezioni di regia e posizionamento, visto che il play è dove deve stare in qualsiasi occasioni, anche quando si tratta di difendere e coprire: è stato lui ad anticipare Lapadula in area di rigore e subire il pestone che ha causato l’espulsione dell’attaccante avversario.
Che ci faceva lì Petriccione? Aiutava in difesa, come sempre. Significativo, poi, il post social del centrocampista, felice per il successo sì («Tanta gioia per una vittoria stupenda, ricca di emozioni che stiamo vivendo»), ma attento pure a sottolineare il fair play dell’avversario, che dopo l’entrata col piede a martello si è subito scusato e l’ha abbracciato: «La bellezza dei rapporti che vanno al di là del rettangolo di gioco», ha scritto commentando proprio quell’immagine (i due erano stati compagni nel Benevento di Caserta). Jacopo è imprescindibile, però accanto a lui la lotta è sempre più serrata. Pontisso a La Spezia non c’era perché ha dovuto scontare la squalifica.
Per quanto ha dato finora, la sua presenza da titolare con la Reggiana non è in discussione: tre gol e cinque assist sono numeri che pesano, ma lui riveste un’importanza che va al di là dei singoli colpi per ciò che garantisce nella fase offensiva. Solo che nella centrifuga da cui uscirà la formazione iniziale hanno sostanza anche Pompetti, un altro dal gol facile per essere un mediano, e Pagano, che ha fornito a Pittarello il pallone del match, e in generale si sta trovando sempre meglio da mezzala-trequartista: l’apprendistato necessario per chi arrivava da una Primavera (della Roma, nel suo caso) è alle spalle e ora sta confermando l’ottimo giudizio che su di lui ha sempre avuto Caserta (e lo stesso ds Polito).
Senza dimenticare la presenza di Coulibaly, che se è in giornata ha un’esuberanza fisica che in pochi possiedono, sono stati ancora interessanti i minuti di Ilie nel finale di La Spezia: è entrato nella fase più calda dell’incontro, ma si è disimpegnato con una tranquillità eccezionale per uno che era alla seconda presenza in campionato.
Quando guarda i suoi centrocampisti Caserta si scervellerà per scegliere il terzetto migliore, ma la sensazione è che qualsiasi decisione prenda sarà quella giusta. Ha un reparto da playoff. Il Catanzaro è da playoff.

 

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