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Catanzaro, la Reggiana è una trappola

La sfida d’andata è un avvertimento per gli uomini di Caserta: il dominio fruttò un punto in rimonta

L’occasione per andare in doppia cifra di vittorie è un altro esame molto complicato da superare, per certi versi più severo degli scontri con le big del campionato. Se la partita con lo Spezia si preparava da sola, come hanno avuto modo di sottolineare nella settimana che portava in Liguria tutti i protagonisti giallorossi, gli incroci interni contro avversari meno ambiziosi e dalla classifica deficitaria, tipo la Reggiana, hanno le caratteristiche per trasformarsi nella più classica delle trappole. Basta – sbagliando – dare per scontato un risultato che non lo è. Insomma, per agguantare il decimo successo guai a sottovalutare gli emiliani, a maggior ragione perché non se la passano granché, hanno pareggiato le ultime due uscite, non brindano dal 26 gennaio e sono appena un punto sopra la zona playout.
In queste situazioni si vende cara la pelle e sarà evidentemente così domani pomeriggio al “Ceravolo”. Qualora ce ne fosse bisogno, Caserta può ricordare a Iemmello e compagni la gara dell’andata, che il Catanzaro ha dominato sul piano delle occasioni, ma è riuscito solo a pareggiare dopo essere andato in svantaggio doppio. Rispetto a quel 10 novembre i giallorossi sono maturati, sono più completi ed efficaci, hanno aggiunto sostanza e qualità alla manovra, sui piazzati sono diventati letali e hanno beneficiato di una crescita individuale diffusa, quindi possiedono tutto per disinnescare i punti di forza della Reggiana. Portanova, per esempio, è uno che sa fare tutto in quasi ogni zona del campo, ed è probabilmente l’uomo più forte: il destro al volo con cui ha segnato all’andata dà un’idea delle sue doti tecniche, ma al di là dei colpi il centrocampista garantisce peso e brillantezza dalla mediana in su, soprattutto dalla trequarti, quindi dovranno essere molto attenti gli uomini che ce l’avranno in consegna: nell’ultimo impegno con la Carrarese Portanova è stato schierato sulla trequarti sinistra, e allora ruoterà in area Brighenti e negli spazi di Pompetti e Petriccione. Sarà anche interessante capire se Viali riproporrà Girma falso nove o si affiderà a un nove vero, magari Vido se non Gondo: fra una soluzione e l’altra passa un mondo, però Scognamillo sa bene come comportarsi in entrambi i casi.
Sarà comunque una questione di squadra e reparti, con attenzione particolare a non concedere ripartenze con cui possono essere pestiferi un attaccante esterno come Vergara, rapidissimo, e una mezzala come Sersanti, fra i migliori degli emiliani. Più che altro, comunque, toccherà al Catanzaro dettare i tempi della sfida: è sicuramente più portato alla gestione del pallone rispetto alla Reggiana, gioca in casa ed è geneticamente costruito per provare a condurre.

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