
Prima o poi doveva capitare. Caso ha voluto che succedesse nello scontro diretto per il quarto posto, ma se uno passa tre mesi con la diffida che pende sulla testa, vuol dire che è stato attento a evitare la squalifica per un periodo anche abbastanza lungo. Il Catanzaro andrà a Cremona senza Pietro Iemmello, fermato per un turno per la quinta ammonizione stagionale ricevuta nell’intervallo della gara con la Reggiana. Forse si poteva evitare o forse no, dopotutto il faccia a faccia con Vido l’ha un po’ cercato l’attaccante avversario, che evidentemente voleva alimentare il nervosismo del capitano giallorosso quando stava chiedendo spiegazioni per il gol annullato a Pontisso qualche minuto prima (in realtà per il fallo chiamato a Scognamillo che aveva fornito l’assist).
L’assenza di Iemmello sarebbe stata pesante contro qualsiasi avversario, perché in un colpo solo Caserta perde il suo uomo più prolifico (è capocannoniere con tredici gol insieme a Laurienté e Pio Esposito), uno dei leader tecnici e carismatici, e un calciatore dall’intelligenza tattica indiscutibile, che mette al servizio della squadra giocando a tutto campo, da attaccante, trequartista e supporto in regia. Che Pietro non ci sia contro la Cremonese, e cioè una delle formazioni sulla carta più forti del torneo (l’andamento stagionale è un’altra cosa) rende ancora più pesante il suo turno di squalifica, perché evidentemente diminuisce le potenzialità del Catanzaro allo “Zini” e costringerà l’allenatore a individuare nuove vie per il gol.
Allo stesso rappresenta un’opportunità per gli altri attaccanti: non è scontato chi assumerà l’eredità del capitano in un ballottaggio che comunque riguarda tutto il reparto, quindi anche l’altro posto davanti.
Sul piano delle caratteristiche, fermo restando l’unicità di Iemmello, il candidato più forte è il suo “gemello” (del gol) Tommaso Biasci, uno comunque portato a svariare per il fronte offensivo, soprattutto partendo dalla sinistra. Ultimamente Biasci sta giocando meno rispetto all’inizio della stagione proprio perché la mobilità di Iemmello rende importante – per la proposta calcistica di Caserta – un giocatore che dia più riferimenti in avanti rispetto al toscano. Biasci è in pole, ma non è l’unico in corsa.
Buso, per esempio, si è finalmente rivisto in campo nel finale dell’incontro con la Reggiana, ha smaltito gli acciacchi ed è in buone condizioni: va detto che Caserta l’ha sempre schierato sulla trequarti o da esterno, però le caratteristiche sono quelle di una seconda punta, dunque non sarebbe una forzatura. L’ipotesi è in piedi, anche se non in vantaggio. Sarebbero seconde punte anche Seck e Compagnon, ma per diversi motivi non sembrano dare in questo momento adeguate garanzie, almeno dall’inizio.
L’ipotesi di due attaccanti di peso è invece ancora più remota: difficile che partano titolari Pittarello e La Mantia insieme, semmai saranno protagonisti di una staffetta.
Iemmello nel girone d’andata ha saltato due partite per infortunio: con la Salernitana e un modulo diverso (4-2-3-1) il suo posto l’aveva preso Koutsoupias, mezzala offensiva piazzata sulla trequarti, con il Modena (e il 3-5-2) avevano formato la coppia avanzata Pittarello e Biasci. La scelta per sostituire il capitano c’è, che non venga fatto rimpiangere è un altro paio di maniche. Ma quando si presenta un’opportunità bisogna coglierla.

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