Catanzaro, Crotone, Vibo

Lunedì 10 Marzo 2025

Catanzaro, batosta da non dimenticare

La prima giornata da dimenticare del 2025 e del girone di ritorno potrebbe anche rivelarsi salutare se il Catanzaro riuscirà a smaltire in fretta il pesante 4-0 in casa della Cremonese. Basterebbe la maturità dimostrata lungo tutto il percorso che l’aveva portato allo scontro diretto dello “Zini” guardando dall’alto la discontinua – ma fortissima – corazzata di Stroppa. E magari anche riguardare la classifica, che al di là della posizione persa non ha subito scossoni nemmeno con le gare di ieri. Dalle lezioni ricevute la squadra di Caserta ha sempre imparato qualcosa e dalle sconfitte è riuscita ogni volta a reagire, facendo tesoro degli sbagli commessi: in Lombardia sono stati diversi e non solo individuali, anche se gli errori dei singoli hanno dato al ko le dimensioni della disfatta. Le scelte iniziali di Caserta non hanno pagato, dalla coppia d’attacco alla composizione della difesa. Si temeva che l’assenza di Iemmello togliesse tanto in fase di finalizzazione, impostazione e rifinitura e così è stato. Probabilmente il Catanzaro avrebbe perso male anche con il capitano in campo, perché la Cremonese si è dimostrata superiore fin dall’inizio anche sul piano fisico, però nel primo tempo l’inconcludenza dalla trequarti in su è stata evidente e ha reso inutili anche le poche, buone cose che pure c’erano. I giallorossi sono arrivati più volte agli ultimi venti metri, ma lì si sono persi: Pontisso non è riuscito a inserirsi e di rado ha giocato di sponda, Biasci è stato inghiottito dal duo Ravanelli-Ceccherini, Situm ha sofferto la prepotenza fisica di Azzi, Pittarello si è sbattuto per far salire la squadra, ma senza altri esiti. Comunque, fino all’intervallo qualcosina da salvare c’era visto che, nonostante il forcing, il gol della Cremonese è stato un regalo come la prima occasione più nitida, quella sballata da Vandeputte causata da una palla soffiata ad Antonini da De Luca a metà campo. Anche all’inizio della ripresa, con la chance per Pittarello imbeccato da Pontisso, nell’unico momento in cui i giallorossi sono riusciti a incidere davanti all’area di casa, sembrava che in un modo o nell’altro, qualcosa di meglio potesse uscirne fuori. Invece la partita è finita proprio in quel momento, quando la Cremonese ha dimostrato cosa significa essere costruiti per altri obiettivi. I lombardi hanno accelerato mandando fuori giri il Catanzaro e Pigliacelli ha cominciato a vederli arrivare da tutte le parti, come una carovana assediata dagli indiani nei vecchi film western, ma senza i rinforzi che spuntano da un momento all’altro. Così è saltato tutto: Antonini che era già stato in difficoltà nel primo tempo è finito in un tritacarne, tanto da andare presto in riserva e regalare il quarto gol. Col brasiliano Caserta ne guadagnava nel gioco aereo rispetto a Brighenti, preservato perché in diffida, ma la velocità di Johnsen e Vandeputte è stata letteralmente esiziale e ha messo in mezzo anche Scognamillo, Bonini e i centrocampisti, mentre i cambi non hanno portato niente. Anzi, dopo il raddoppio avversario, è parso che tutti avessero staccato la spina pensando già al derby. E allora Cremona va messa in archivio per quello che è stato: un turno da dimenticare contro una delle poche squadre più attrezzate del Catanzaro, che comunque ha incassato appena la quarta sconfitta stagionale.

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