
Otto giornate alla fine, sette punti di vantaggio sulla prima esclusa dai playoff e meno due dalla quarta piazza che permetterebbe di saltare il turno preliminare. L’orizzonte del Catanzaro invita ai sogni più di quanto non lo facesse un anno fa di questi tempi. «Noi ci crediamo davvero e cercheremo di arrivare il più in alto possibile, siamo lì e vogliamo sfruttare questo trend – ha spiegato Iemmello subito dopo il 4-0 nel derby –. Se riuscissimo a disputare di nuovo i playoff, avremmo l’esperienza consolidata e una rosa più lunga rispetto a un anno fa, quando invece finimmo con le gambe pesanti come il piombo».
Ha ragione, il capitano, che fra l’esperienza e la rosa lunga cita due aspetti importanti anche per affrontare le gare che servono a qualificarsi. Tutte tostissime, dal 29 marzo al 9 maggio i giallorossi si troveranno davanti almeno tre pretendenti playoff, altrettante squadre in lotta per la salvezza (tutte in trasferta), riceveranno una grande che potrebbe essere ancora in affanno, infine faranno visita al Sassuolo, paradossalmente l’ostacolo forse meno complicato visto che a quel punto sarà già in A. La prima salita è il Modena alla ripresa del campionato. I gialloblù non se la passano granché, come un anno fa sono stati costretti a rivedere al ribasso gli obiettivi ambiziosi fissati all’inizio e ora hanno incassato due sconfitte di fila. Sono decimi a meno cinque dall’ottava piazza, ma si guardano dietro considerando i soli tre punti di vantaggio sul playout. Al “Braglia” si prevede battaglia. Vale lo stesso per gli scontri successivi.
Il Bari al “Ceravolo” il 6 aprile è un antipasto dei playoff, in questo momento sarebbe l’incrocio del turno preliminare fra quinta (le Aquile) e ottava (i pugliesi): davanti fatica di più, ma la formazione di Longo è solida quanto quella di Caserta e ha esperienza e qualità. Cosa la frena? Forse i rapporti sempre ai ferri corti fra tifosi e proprietà, però è sempre il Bari, una big del torneo.
Sei giorni dopo, 12 aprile, è in programma la prima di due trasferte di fila in stadi in cui ci si gioca il tutto per tutto in ottica salvezza: la Carrarese di Calabro al “Dei Marmi” viaggia forte (25 punti in 15 gare finora) e lì sta provando a tenersi stretta la categoria. Poi una settimana più lunga del solito per preparare la gara di Mantova del 21 aprile, Pasquetta: anche al “Martelli” hanno l’ansia da retrocessione, quindi è consigliabile munirsi dell’elmetto di ordinanza.
Di rientro dalla Lombardia, il 26 aprile al “Ceravolo” arriverà il Palermo, che in questo momento è fuori dai playoff, ma è sempre il club milionario degli emiratini, dal seguito enorme e dalle risorse infinite che a gennaio si è concesso il lusso di prendere Audero, Magnani e Pohjanpalo. Occhi aperti, anzi apertissimi visto che l’1 maggio la visita a Castellammare, contro la Juve Stabia, potrebbe essere il terzo assaggio playoff in una settimana con appuntamenti ravvicinati visto che la Samp è attesa a Catanzaro giorno 4. Il Sassuolo al “Mapei” chiuderà il campionato. Le possibilità che la stagione non finisca lì sono abbastanza. Le Aquile hanno numeri e qualità per conservarle intatte.
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