
Riprendere il discorso interrotto a Cremona è la prima cosa da fare per blindare i playoff.
La caduta in Lombardia aveva spezzato la lunghissima striscia di trasferte positive, 12 fra il dimenticabile esordio in viaggio a Cesena (ko per 2-0) e l’ultima puntata allo “Zini”, dove il ko è stato pure più rotondo (4-0), anche se immediatamente dimenticato con le quattro sberle rifilate al Cosenza nel derby. Il “Ceravolo” in casa è stato un alleato fedele per la ripartenza, ma visto che cinque delle ultime otto gare si giocheranno fuori, il Catanzaro non può evitare di rialzare i toni anche lontano dalla Calabria.
Sabato a Modena (ore 15) la prima chance per provarci e dimostrare di essere la stessa squadra che dalla quinta giornata (0-0 a Cittadella) alla ventisettesima (0-1 a La Spezia) aveva messo nello zaino diciotto punti in dodici incontri esterni, con quindici gol realizzati e dodici incassati. In pratica l’elogio dell’equilibrio con le perle incastonate a Palermo (1-2 griffato Biasci e Pompetti), Brescia (2-3 garantito da Iemmello e dalla doppietta di Bonini) e appunto La Spezia con rete alla Bobo Vieri di Pittarello.
Soprattutto all’inizio della stagione qualche pareggio aveva fatto storcere il muso (quelli di Cittadella e Salerno per esempio), mentre dopo è sembrato un’occasione persa considerando il modo in cui è arrivato (a Marassi con la Samp, a Cosenza e Bolzano), però al rendimento da viaggio della squadra di Caserta non si può imputare nulla: è il sesto del torneo dietro le prime quattro e l’eccezione Cittadella.
Come ci sono riusciti i giallorossi? Per gli stessi motivi in cui in casa sono progressivamente diventati una squadra molto più forte di quanto non lo fosse ad agosto e settembre: difesa solida, un attaccante che sa essere una sentenza come Iemmello, l’efficacia sui calci piazzati, la crescita dei singoli, la maturità tattica, che a parte il corto circuito di Cremona ha sempre trovato le frequenze giuste.
Di tutto questo ce ne sarà bisogno fra Modena, il doppio consecutivo a cavallo di metà aprile a Carrara e Mantova, quindi a Castellammare e Sassuolo.
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