Non si può dire che Fabio Caserta sia fortunato, visto che nel momento cruciale della stagione deve fare i conti con scelte ridotte causa infortuni. Il tecnico del Catanzaro aveva appena abbozzato un sorriso per il rientro di Pontisso e La Mantia, ma si può immaginare abbia mutato espressione poco più tardi, appena saputo che in infermeria è entrato Quagliata per una lesione muscolare che lo toglie di mezzo almeno per la trasferta di domani a Carrara (si ipotizza uno stop di un paio di settimane). Non ci voleva, anche perché dalle fasce manca da ormai due mesi D’Alessandro e dopo la gara con il Bari si è fermato pure Situm (fuori anche lui per una quindicina di giorni, in teoria), quindi le soluzioni sono limitate a Cassandro, Compagnon e Seck, esterni sì, ma da adattare in un centrocampo a cinque a differenza del mancino siciliano e dell’ambidestro croato, “quinti” a tutti gli effetti. Com’è già successo altre volte in quei ruoli Caserta non si può inventare chissà cosa, fermo restando che Cassandro in certe partite non è per niente dispiaciuto e Compagnon può essere incisivo anche partendo da sinistra, nonostante preferisca muoversi dalla corsia opposta. L'articolo completo è disponibile sull'edizione cartacea e digitale