
Sabato a Carrara il 23enne friulano Mattia Compagnon ha segnato il suo secondo gol in campionato: un gran destro (non il suo piede naturale) dopo un dribbling in area al termine di un’azione in verticale dei giallorossi. «L’infortunio subito a Bolzano contro il Sudtirol (che l’ha tenuto fuori due mesi, ndr) è stato un episodio sfortunato in un momento in cui stavo bene fisicamente e avevo continuità. Ora però sto bene».
Si è notato con la Carrarese e non solo per il gol, tra l’altro molto bello fra il tuo gesto tecnico e l’assist di Iemmello...
«Nella fase di finalizzazione l’allenatore ci lascia libera interpretazione, così sfruttiamo anche le qualità del singolo. Pietro mi ha dato una bellissima palla, al resto ci ho pensato io».
Ami partire da destra, ma non era la prima volta che venivi schierato a sinistra per necessità. Com’è andata?
«In carriera non avevo mai giocato da “quinto” a sinistra, però mi ci sto trovando bene anche quando si tratta di aiutare la squadra».
Nel momento in cui eri infortunato il ds Polito ha detto che ti aspettavano e che immaginava qualche altro gol da parte tua. Segnale di fiducia.
«Parole giustissime, i gol e gli assist sono le cose più importanti, ora voglio dare il massimo e aiutare i compagni senza più pensare agli infortuni».
Cinque punti nelle ultime cinque gare, bisogna preoccuparsi o è un caso?
«Non penso sia un calo da parte nostra, è che sono tutte partite difficili e quindi ci può stare che un risultato non vada bene. Ma per gioco e prestazioni il livello è sempre stato alto e a Carrara ci hanno pareggiato solo per un episodio».
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