Catanzaro, Crotone, Vibo

Sabato 19 Aprile 2025

Tra Mantova e Catanzaro sarà una sfida fra “giochisti”

Chi terrà di più il pallone al “Martelli”? Guardando le statistiche, difficile a dirsi perché la sfida fra il Mantova e il Catanzaro sarà anche il confronto fra la formazione con più possesso della B (i padroni di casa) e una delle due che occupano il podio (i calabresi, appunto). E allora è logico aspettarsi tanto da Possanzini e Caserta, un duello fra “giochisti”, termine usato per semplificare la categoria a cui appartengono due allenatori che amano vedere le proprie squadre proporre gioco più che subirlo, che il rischio se lo vanno a cercare più che aspettarlo. Perché lo fanno? Per questione ideologiche e perché hanno gli uomini per riuscirci. Possanzini è cresciuto alla scuola di De Zerbi e ha dominato la Serie C, l’anno scorso, con i principi (seppur in parte rivisitati) del suo ispiratore e primo insegnante. Caserta magari non ha avuto maestri così totalizzanti, ma è stato giocatore di tecnici che amavano e amano dominare (Marino, Conte) con un marcato senso della verticalità che i giallorossi possiedono tutt’oggi. E poi che senso avrebbe difendersi e ripartire se in rosa hai gente come Burrai da un lato e Petriccione dall’altro; o centrali difensivi coinvolti come e più dei centrocampisti, portieri quasi allo stesso livello e, nel caso delle Aquile, un attaccante atipico come Iemmello, che adora risalire la corrente per supportare la manovra. L'articolo completo è disponibile sull'edizione cartacea e digitale

 

leggi l'articolo completo