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Catanzaro-Palermo per sognare in grande

Domani la sfida del “Ceravolo” sembra un antipasto playoff. Da Pigliacelli a Quagliata, quante motivazioni tra i giallorossi

Scontro diretto e non solo in un antipasto playoff nemmeno troppo anticipato, visto che arriva agli sgoccioli della regular season. Catanzaro-Palermo è la sfida fra chi cerca l’ennesimo scatto in un girone di ritorno comunque al ritmo delle prime e chi, al contrario, fra le prime doveva starci e non è mai riuscito a presentare le credenziali adatte. Da un lato i giallorossi di Fabio Caserta, dall’altro i rosanero di Alessio Dionisi con un carico di storie e, soprattutto, duelli incrociati in ogni reparto.
Quelli che riguardano la difesa delle Aquile, per esempio, dove c’è ancora un nodo da sciogliere fra la conferma di Brighenti e il possibile rientro di Antonini: meglio l’aggressività del veterano veneto contro un attaccante come Brunori (che si muoverà da quelle parti) o conviene di più puntare sulla forza fisica e la bravura nel gioco aereo di Antonini per provare a contenere Pohjanpalo? Il dubbio nella testa dell’allenatore calabrese non può non esserci, perché tutte e due le opzioni sono sulla carta adeguate, anche se la prima (Brighenti al proprio posto) eviterebbe lo spostamento sul centrodestra di Scognamillo, che in mezzo al trio difensivo assolve anche importanti funzioni per la manovra in uscita.
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