Non è una sconfitta contro una squadra di “all star” come il Palermo che può essere il termometro della crisi del Catanzaro, comunque ancora capace di blindare i playoff nello scontro diretto di dopodomani a Castellammare. Il 3-1 incassato al “Ceravolo” domenica ha tuttavia riproposto i problemi che si notano da due mesi. La vittoria di La Spezia a fine febbraio è stata l’apice della grande rincorsa culminata con l’aggancio al quarto posto, poi i giallorossi hanno evidentemente tirato il fiato con l’eccezione del rotondo 4-0 rifilato al Cosenza nel derby, comunque da inquadrare per quello che è: un successo in una partita che è differente rispetto a ogni altra e che rimane l’unica vittoria in un periodo con tre pari e tre sconfitte, tante quante i primi due terzi del torneo. Insomma, ci può stare di perdere contro chi si può lasciare in panchina Henry, Di Mariano o Insigne, e cambiare nel finale il trio d’attacco con Ranocchia, Verre e Le Douaron, cioè gente che arriva dalla categoria superiore. L'articolo completo è disponibile sull'edizione cartacea e digitale