Il paradosso che rende più complicata la strada verso i playoff. È vero che il pareggio per 2-2 con la Sampdoria ha ridato al Catanzaro il sesto posto in classifica, quindi l’eventuale vantaggio del fattore campo e di due risultati su tre (a fine supplementari) nel turno preliminare degli spareggi. È vero pure che Iemmello e compagni hanno ancora il destino nelle proprie mani, visto che con due vittorie resterebbero minimo in quella posizione. Però la sconfitta del Palermo che ha consentito il sorpasso è stata l’unica notizia decente della giornata perché proprio i siciliani hanno rimesso in corsa il Cesena (nello scontro diretto) e il Bari (che ha battuto il Pisa): romagnoli e pugliesi sono a meno due dai giallorossi, margine troppo esiguo per pensare di amministrarlo. Vita dura per tutte le pretendenti, ma per la squadra di Caserta forse anche di più. Il primo aspetto da considerare è che le Aquile devono affrontare due trasferte. A differenza del Palermo, che non si muoverà dal “Barbera”, fuori casa sempre anche il Cesena e il Bari, ma andare al “Mapei” per affrontare un Sassuolo che non regala niente e punta ai record è come scalare il Mortirolo, così come potrebbe non essere nemmeno in pianura l’incontro di martedì con il Mantova, che deve evitare i playout. L'articolo completo è disponibile sull'edizione cartacea e digitale