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Catanzaro, l’attesa riscossa vale il meritato playoff

I giallorossi contro il Sassuolo hanno ritrovato la propria migliore versione. Collettiva e nei singoli: da Biasci a Bonini, da Pigliacelli al “vecchietto” Brighenti

La riscossa di Reggio Emilia è stata insieme insperata e attesa. Insperata perché il Catanzaro degli ultimi due mesi era distante dalle sue versioni migliori, forse un po’ svuotato dalla salvezza, obiettivo dichiarato del club raggiunto il largo anticipo, quindi non è che si potesse immaginare chissà cosa nella visita alla capolista Sassuolo, imbattuta in casa da agosto e ancora concentrata sul record di punti. Lo 0-2 firmato da Biasci e Bonini gliel’ha fatto sfumare, anche se gli emiliani non hanno regalato niente, come testimoniato dalla tenacia con cui soprattutto Berardi ha provato a rimetterli in carreggiata e gli interventi miracolosi di Pigliacelli.
Allo stesso tempo, la reazione era per certi versi attesa per come i giallorossi avevano affrontato due terzi della stagione, difficili da battere anche quando non erano ancora sul pezzo. Al di là di tutti i problemi del periodo più recente, non poteva essere tutto dimenticato o messo da parte. «Più volte ho detto ai ragazzi che sarebbe stato difficile mantenere quei ritmi, è normale aver mollato un po’ dopo il derby e che siano subentrate difficoltà mentali (per l’assenza di risultati, ndr), però ho sempre chiesto loro di rischiare, al di là degli errori, e se lo fanno significa che ci credono», ha sottolineato dopo la gara Fabio Caserta, che ha ottenuto la vittoria numero 11 in campionato e il 50esimo successo personale in B.
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