Il modo per trovare un’intesa con Fabio Caserta c’è perché il punto d’equilibrio sia sul piano economico che su quello tecnico è la classica via di mezzo. Che è sempre possibile raggiungere quando la volontà di fondo di entrambe le parti è continuare insieme onorando il contratto firmato la scorsa estate e valido per un’altra stagione. La questione di un prolungamento a scatola chiusa non è più sul tavolo, quindi i due nodi riguardano un aumento che è nella natura delle cose (Caserta era fra i meno pagati dell’ultima Serie B) e alcuni aspetti riguardanti la costruzione della squadra: apparentemente niente di insuperabile, soprattutto se esiste la volontà di venirsi incontro. Fino a ieri le parti erano ancora distanti e oggi non è in programma un faccia a faccia fra l’allenatore e il presidente Floriano Noto, però è ovvio che non si potrà andare oltre i primi giorni di questa settimana per prendere una decisione definitiva: il tempo stringe e lo stallo può trasformarsi in qualcosa di distruttivo che non conviene a nessuno, né alla società che dovrebbe andare alla ricerca di un sostituto (ma tanti nomi in giro non ce ne sono, salvo andare su profili molto più onerosi), né al tecnico quarantaseienne che non avrebbe offerte valide e concrete dalla cadetteria. Di definito, oltre al già citato arrivo del portiere Marietta dall’Albinoleffe, il ds Polito ha anche l’accordo con la Roma per il ritorno con le Aquile di Riccardo Pagano, che verrà acquistato subito dopo la scadenza della finestra per i riscatti, quindi successivamente al 21 giugno. Il centrocampista diventerà a tutti gli effetti un giocatore del Catanzaro, dunque a titolo definitivo e non più in prestito, grazie a un lungo e proficuo lavoro diplomatico esercitato nel corso degli ultimi mesi (dell’intenzione di trattenerlo se n’era già parlato a inizio aprile). L’investimento ha un senso da ogni punto di vista lo si voglia guardare. L'articolo completo è disponibile sull'edizione cartacea e digitale