Catanzaro, Crotone, Vibo

Lunedì 04 Agosto 2025

Catanzaro, facce diverse ma i princìpi restano gli stessi

Contano i principi, non i sistemi. Una delle frasi manifesto di Alberto Aquilani è servita anche come linea guida sul mercato. Il Catanzaro che sta venendo fuori da questa campagna acquisti estiva sembra proprio una squadra incentrata sì sull’idea di base - “giochista”, anche se la semplificazione farà storcere il naso all’allenatore -, ma pure capace di vestire più abiti tattici. Insomma, sono arrivati e arriveranno elementi tecnici che sanno trattare molto bene il pallone, ma non fotocopie l’uno dell’altro, perché se due giocatori ricoprono lo stesso ruolo, lo interpretano in modi differenti e con caratteristiche diverse. Insomma, Aquilani avrà varie opzioni su cui lavorare. Contro il Napoli, poco più di una settimana fa, i giallorossi sono stati schierati con un 4-4-2 che poi si ridisegnava in 4-2-3-1 per i soliti movimenti di Iemmello a risalire il campo per supportare la manovra: niente di nuovo, è un lavoro che il capitano ha sempre fatto e continuerà a svolgere pure con la nuova gestione in panchina, visto che l’istinto e l’intelligenza calcistica del numero 9 non si discutono, né in questo modo vengono meno le sue capacità realizzative. Dal test di Dimaro si è notato che la squadra si è espressa meglio quando il partner offensivo di Iemmello è stato Pittarello, nella ripresa, e non Biasci nel primo tempo. Quindi è probabile che verrà riproposta una soluzione del genere anche con il Fasano, nell’allenamento congiunto di venerdì, e magari soprattutto nella Coppa Italia di Ferragosto col Sassuolo, di conseguenza con due mediani, due esterni di centrocampo offensivi e due terzini. Qui però possono subentrare i distinguo e le varianti sul tema: se Aquilani continuerà con la difesa a quattro, potrà piazzare sulle fasce due terzini veri e propri come Frosinini e Favasuli da un lato, Di Chiara dall’altro. Oppure scegliere una soluzione che ha già in mente, quella cioè di difendere a quattro, ma costruire a tre, con la salita del terzino destro e quello sinistro un po’ più fermo, come se fosse un terzo centrale: certe funzioni possono svolgerle Bonini, al momento è ancora in rosa, Verrengia e lo stesso Di Chiara. L'articolo completo è disponibile sull'edizione cartacea e digitale

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