Due partite in panchina possono bastare. Jacopo Petriccione è pronto a far girare di nuovo il motore del Catanzaro. Dopo l’avvio di campionato in cui ha ceduto le chiavi a Fabio Rispoli, ora il regista può tornare titolare contro la Carrarese. Due settimane di allenamento senza impegni ufficiali dovrebbero aver rialzato il livello della sua condizione, ancora un po’ indietro nella gara di Coppa Italia contro il Sassuolo giocata poco meno di un mese fa. Non che Rispoli lo abbia fatto rimpiangere, con il Sudtirol e lo Spezia ha mostrato personalità e mezzi tecnici superiori di quanto ci si aspetti da uno di 18 anni. Però mentre Petriccione in queste due settimane di sosta per le nazionali ha lavorato a Giovino con Aquilani e gli altri compagni, il ragazzo in prestito dal Como è stato fino a mercoledì nel gruppo dell’Under 20 azzurra impegnato fra l’Inghilterra e la Germania, quindi si è allenato con la squadra appena ieri e può solo bissare nella rifinitura in programma stamattina. Magari è troppo poco per spuntarla dal via al cospetto di un concorrente esperto come Jacopo o magari no, perché Aquilani finora non si è fatto troppi scrupoli a scegliere i più in forma, tuttavia non può non pesare l’esperienza di Petriccione nelle scelte per la sfida di domani al “Ceravolo” (ore 17.15). Dopotutto sono quasi due anni che il centrocampista detta i tempi e gestisce la manovra del Catanzaro. Arrivato come soluzione d’emergenza al grave infortunio di Ghion nell’inverno 2024, ha impiegato poco o nulla per prendersi la scena, tanto da chiedersi cosa facesse in C, al Crotone, uno come lui che la Serie B la conosceva alla perfezione e l’aveva già vinta. L’ambientamento immediato con la città e la provincia ha fatto il resto, tanto da non fargli prendere in considerazione nessuna destinazione alternativa («Se provassi ad andarmene mia moglie mi lascerebbe», ha detto scherzando, qualche mese fa, alla “Gazzetta del Sud”). L'articolo completo è disponibile sull'edizione cartacea e digitale