Più coinvolto e forte. Simone Pontisso è sempre stato importante per il Catanzaro, ma in questa stagione si sta rivelando fondamentale. A 28 anni è maturato al punto giusto dopo tre campionati in crescendo. «Giocando tante partite e cambiando ruoli accumuli esperienza, acquisisci nozioni diverse e gestisci meglio i palloni e le energie, è vero che mi sento più maturo». Contro la Reggiana sei stato l’uomo con più tocchi, passaggi e passaggi riusciti… «Con Aquilani sono più regista, giocando a due in mezzo si chiede tanto ai centrocampisti in fase di possesso, tocchiamo un sacco di palloni e così ci divertiamo, provando ovviamente a far girare bene la squadra e far divertire i tifosi. L’anno scorso da mezzala andavo più in verticale ed ero più presente nell’area avversaria, quest’anno invece sono sempre al centro del gioco». Altra differenza col passato: niente sostituzioni, ma sempre in campo come Pigliacelli, Antonini e Iemmello... «Per un fatto fisico, prima se facevo bene e poi calavo mi toglievano, giustamente, perché c’era bisogno di freschezza. Ora riesco a mantenere l’intensità per tutta la partita». Cosa ti piace della gestione Aquilani? «La personalità con cui giochiamo e mettiamo in pratica le idee dell’allenatore. A Reggio s’è visto come abbiamo comandato il gioco, anche se sicuramente ci sono cose da migliorare». L'articolo completo è disponibile sull'edizione cartacea e digitale