
Uno per rilanciarsi, l’altro per confermarsi. Il colore della maglia è lo stesso, le prospettive di partenza diverse, l’obiettivo di fondo è identico: tornare a Catanzaro carichi e ancora più pronti.
Le avventure azzurre di Mattia Liberali e Alphadjo Cisse possono aggiungere entusiasmo e sicurezze a due degli Under da cui i giallorossi si attendono tanto. Veramente Cisse è già esploso e la chiamata dell’Under 21 è stata un premio al suo fantastico avvio di stagione, mentre Liberali non ha avuto l’occasione per farlo, ma non è detto che non la riceva al rientro dal Cile, dove stasera (ore 21:30 italiane) gioca con la nazionale Under 20 gli ottavi di finale del Mondiale di categoria.
Mattia è in una squadra sperimentale e ancora più giovane di quelle che sono in corsa per il titolo. Il ct Nunziata ha portato con sé un gruppo appena formato nel quale l’ex Milan è “sotto età”, uno dei più piccoli, ma nel girone eliminatorio il talento lombardo ha saputo cogliere le sue opportunità: 36’ nella ripresa alla gara d’esordio contro l’Australia (vinta 1-0) e il debutto da titolare contro l’Argentina (83’ in campo) nell’ultima sfida, che l’Italia ha sì perso di misura, ma Liberali si è comportato molto bene uscendo fra gli applausi del pubblico di casa. Nunziata l’ha schierato da ala destra di un 3-4-3, in modo da lasciarlo libero di accentrarsi per sfruttare il suo sinistro. È più o meno la stessa posizione di partenza in cui potrebbe riproporlo Aquilani a Catanzaro, dovesse tornare al 4-2-3-1. Dopo l’esordio in Coppa Italia contro il Sassuolo, appena arrivato dal Milan, il tecnico giallorosso l’ha utilizzato solo una volta in campionato, a Reggio Emilia, subito prima che partisse per la spedizione iridata: al “Città del Tricolore” Liberali ha mostrato di saperci fare (ma dubbi non ce n’erano), il ritorno dal Sudamerica, indipendentemente dall’esito del Mondiale, potrebbe restituirlo ancora più pronto, almeno in termini di consapevolezza delle proprie qualità.
Cisse invece sta volando ad altezze impensate, perché la convocazione dell’Under 21 proprio non se l’aspettava (era stato pre-convocato Rispoli, poi lasciato a casa), ma per quello che ha fatto in B finora non c’è da sorprendersi: tre gol fra la doppietta alla Reggiana e quello al Monza e prestazioni sopra le righe. Il talento è cristallino, le qualità fisiche e tecniche evidenti come qualche fisiologico peccato di gioventù (a volte è troppo innamorato del pallone) per il quasi diciannovenne che, in questo momento, è senza dubbio il 2006 migliore della B, forse anche più del doriano Pafundi.
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