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Topi e scarafaggi all'ospedale di Catanzaro, la denuncia del sindacato

Era inevitabile che una denuncia come quella del sindacato Fials facesse scalpore. Anche perché sulla presenza in ospedale di ratti e insetti come scarafaggi e formiche parlano le carte, non il racconto di qualcuno o il sentito dire: sul tavolo della direzione medica di presidio ci sono richieste di intervento, regolarmente protocollate, partite dalle strutture di Pediatria (18 aprile 2018), Medicina generale (10 maggio), Ortopedia (2 marzo), Blocco operatorio (7 aprile), Patologie cervico-facciale (24 agosto), Medicina d’urgenza (24 agosto), Geriatria (17 agosto e 27 agosto), Oculistica (20 agosto) e Medicina trasfusionale (23 agosto).

Non voci di corridoio o sentito dire, gente che lavorando in ospedale ha il polso della situazione. Ed è per questo che si resta in trepidante attesa delle risultanze dell’indagine interna prontamente annunciata dal direttore generale dell’azienda ospedaliera, Giuseppe Panella, all’indomani degli articoli della Gazzetta del Sud che ha raccontato proprio delle richieste rivolte da singole unità operative. Né avrebbe d’altra parte senso, nell’interesse di tutti, liquidare la questione come la più classica delle bolle di sapone. Eventuali problematiche igienico-sanitarie in ospedale sarebbero una questione seria. Eventuali, ribadiamo, perché allo stato i fatti – come da noi raccontati – sono di una serie di richieste d’interventi da parte di almeno dieci strutture interne all’ospedale; chi di competenza si è attivato per verificarne la reale necessità.

Intanto, dopo la presa di posizione di ben due associazioni arriva la solidarietà dell’organismo regionale del sindacato Fials, il primo a lanciare l’allarme sulla presenza di insetti nelle unità operative. A ormai una settimana di distanza dalla deflagrazione del caso, l’organizzazione sindacale fa quadrato attorno al responsabile Fials dell’ospedale Pugliese manifestando vicinanza e invitando il sindacalista «ad andare avanti nell’azione di denuncia delle brutture e delle disfunzioni ospedaliere». A prendere in mano carta e penna è il segretario generale della Fials Calabria, Bruno Ferraro, che nella nota sottolinea come le denunce «dovrebbero essere il fulcro dell’azione di ogni sindacato della sanità».

L’articolazione aziendale del sindacato aveva inoltrato lo scorso venerdì una comunicazione al direttore generale Panella, con cui manifestava preoccupazione per le continue segnalazioni ricevute da visitatori, pazienti e dagli stessi dipendenti «inerenti l’inadeguata pulizia dei locali di degenza e la presenza di insetti nel nosocomio». «A seguito di una puntuale e dettagliata denuncia del responsabile aziendale – scrive adesso Bruno Ferrara – è esplosa la questione igienico-sanitaria in ospedale. Blatte, topi, escrementi di volatili in un contesto sanitario – continua il sindacalista – sono la cartina di tornasole della sanità calabrese flagellata dall’incuria, distrutta dall’indifferenza, diventata ormai terreno di caccia della politica in cerca di consensi elettorali». La segretaria regionale della Fials ha stigmatizzato quindi l’operato della direzione generale dell’azienda ospedaliera Pugliese-Ciaccio, ma ha puntato il dito anche contro «i sindacati acquiescenti ai desideri del manager di turno. Anche il sindacato silente – conclude la nota – non certo la Fials, contribuisce allo sfascio esistente nelle aziende sanitarie provinciali e nelle aziende ospedaliere della Calabria.

G.L.R.

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