E' stato assolto perché il fatto non sussiste l'imprenditore R.C., a giudizio per i reati di evasione fiscale. Il pubblico ministero aveva chiesto il non doversi procedere per intervenuta prescrizione ma il giudice monocratico Tiziana Macrì, pur dichiarando la prescrizione relativamente a due capi di imputazione, ha assolto l'uomo (difeso dall’avvocato Antonio Ludovico) nel merito, relativamente ad altri due capi di imputazione, ritenendo che l’inesistenza delle operazioni economiche contestate fosse solo ipotetica e che non vi fosse alcun elemento emerso in dibattimento che provasse il contrario. L’indagine prendeva le mosse da alcuni controlli effettuati, per l’anno 2008, dalla Guardia di Finanza di Catanzaro, nei confronti di alcune società sportive, che l'imprenditore aveva sponsorizzato, e riguardavano - secondo l’impostazione accusatoria - alcune operazioni giudicate inesistenti. Il dibattimento ha invece dimostrato che il controllo, eseguito dopo un rilevante intervallo di tempo rispetto alla data delle singole operazioni, non era sufficiente poiché non sono stati prodotti quei segni “sintomatici dell’effettiva esecuzione del contratto"; in conseguenza di ciò, non essendo stato provato un elemento essenziale delle fattispecie contestate all’imputato, non rimaneva altro che emettere una sentenza di assoluzione perché il fatto non sussiste da parte del Tribunale di Catanzaro.