Nuovo arresto per Salvatore Lopresti, di 58 anni, dirigente della Regione Calabria, già responsabile del Dipartimento tutela della Salute e del servizio di emergenza. Il fermo è avvenuto da parte degli uomini del Nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di finanza di Catanzaro in esecuzione di una ordinanza di aggravamento della misura cautelare emessa dal gip del tribunale di Catanzaro, su richiesta della Procura.
Il provvedimento fa seguito all'aggravamento della misura in atto e che faceva seguito alle indagini da cui emersero accordi collusivi tesi ad alterare il contenuto del capitolato tecnico della gara d'appalto, del valore di oltre 100 milioni di euro, prevista per l'affidamento del servizio di elisoccorso sanitario nella Regione Calabria. Le indagini, lo scorso mese di febbraio, portarono all'arresto di Lopresti e di altri tre coindagati, resisi responsabili, secondo l'accusa, di turbata libertà del procedimento di scelta del contraente. Misura cautelare che fu confermata nei confronti di tutti gli indagati anche dal tribunale del riesame che condivise il quadro probatorio fornito dalla Procura della Repubblica. Ad aprile, su istanza di parte, il gip di Catanzaro dispose, nei confronti del dirigente regionale, la sostituzione della misura degli arresti domiciliari con la misura interdittiva della sospensione dall'esercizio di un pubblico ufficio per la durata di 12 mesi. Nonostante l'emissione del provvedimento interdittivo, tuttora efficace, Lopresti ha chiesto di essere riammesso in servizio presso nella Regione Calabria.
Alla fine dello scorso mese di settembre, con delibera di giunta della Regione Calabria, il dirigente è stato ricollocato in servizio con funzioni dirigenziali, per la reggenza di un settore di un dipartimento diverso da quello in cui prestava servizio precedentemente. Tali circostanze, sottoposte al vaglio del gip, hanno determinato l'adozione dell'ordinanza di aggravamento con la misura degli arresti domiciliari.
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