I carabinieri indagano su una presunta truffa ai danni della Fondazione Università Magna Graecia.
La posizione di una cinquantina di studenti è al vaglio dei militari, dopo che lo stesso organismo che si occupa di garantire il diritto allo studio ha segnalato anomalie in relazione alle richieste di rimborso da parte di un solo esercizio pubblico per i pasti degli studenti che, per convenzione e tramite l’utilizzo di tessera magnetica, ne hanno diritto.
Cifre ritenute troppo alte, che hanno spinto la Fondazione a rivolgersi agli inquirenti. I quali, eseguiti i primi accertamenti, hanno innanzitutto ritirato una cinquantina di tessere magnetiche.
Adesso si sta controllando se nei giorni per i quali sono stati chiesti i rimborsi gli studenti fossero effettivamente a Catanzaro e abbiano realmente fruito del servizio.
L'ipotesi che configurerebbe la truffa è che i ragazzi non si siano davvero recati, in quelle occasioni, al ristorante. Ovviamente anche la posizione del titolare dell'esercizio commerciale è sotto esame.
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