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Estorsioni alla Biomasse di Strongoli, condannati padre e figli

Carcere solo per due imputati nel processo scaturito dall’operazione “Petelia”, condotta dalla Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro su un presunto giro di estorsioni e danneggiamenti ai danni dell’azienda Biomasse di Strongoli.

Ieri il Tribunale di Crotone in composizione collegiale, formato da Michele Ciociola (presidente) e dai giudici Romina Rizzo (relatrice) e Marco Bilotta, ha condannato a sei anni di reclusione e a duemila euro di multa Giuseppe Tesoriere e il figlio Amedeo per il reato di estorsione che entrambi avrebbero compiuto, tra il 2009 e 2010, nei confronti dell’impresa che si occupa della produzione di energia elettrica attraverso l’utilizzo di cippato e residui legnosi.

L'edizione integrale dell'articolo è disponibile sull'edizione cartacea della Gazzetta del Sud - edizione di Catanzaro.

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