Fuoco incrociato sui chiacchierati concorsi indetti dall’azienda ospedaliera Pugliese-Ciaccio per reperire diciotto infermieri e trenta operatori sociosanitari, finiti in un limbo amministrativo dopo la decisione del management di annullare le prove preselettive. Come si legge oggi sulla Gazzetta del Sud in edicola, al ricorso proposto da circa trecento candidati in un primo tempo ammessi alla procedura concorsuale, che assistiti dagli avvocati Francesco e Giuseppe Pitaro hanno impugnato la delibera di annullamento, si sono opposti oltre sessanta infermieri risultati non ammessi che hanno depositato al Tribunale amministrativo regionale un ricorso incidentale. Così, mentre obiettivo del primo ricorso è quello di invalidare la decisione assunta dal direttore generale, Giuseppe Panella, che sull’onda mediatica scatenatasi sui due concorsi aveva deciso di annullarli e ripetere le prove, scopo del secondo è quello di opporsi al primo per evitarne la riabilitazione amministrativa. Un epilogo ampiamente annunciato e sul quale adesso i giudici amministrativi sono stati chiamati a dire l’ultima parola.