Tragico incidente sul lavoro nella notte a Crotone. L'imprenditore Massimo Marrelli (59 anni) e tre operai che stavano lavorando nella tenuta del medico in località Sant'Anna, hanno perso la vita a causa del crollo della parete di un fosso che avevano scavato per la messa in posa di una nuova condotta fognaria. E' accaduto intorno alla mezzanotte in contrada Sant'Andrea nel comune di Isola Capo Rizzuto, dove il 59enne imprenditore e medico, possiedeva una villa. Lo stesso Marrelli insieme ai tre operai erano scesi nel fosso per sistemare il tratto di condotta che era destinato pare a collegare due pozzi neri, all'improvviso la parete dello scavo è franata seppellendo i quattro sotto gli occhi esterrefatti di altri operai che hanno assistito alla tragedia. Sul posto appena ricevuta la segnalazione dell'incidente sono accorsi i vigili del fuoco del Comando di Crotone, le ambulanze del 118, i carabinieri della Tenenza di Isola Capo Rizzuto e della Compagnia di Crotone al comando del capitano Francesco Esposito. All'arrivo dei soccorsi i quattro erano già spirati. Insieme a Marrelli hanno perso la vita Santo Bruno (53 anni) di Isola Capo Rizzuto; Luigi Ennio Colacino (45 anni, di Cutro) e Mario Cristofaro (49 anni, di Crotone). Il magistrato di turno in Procura a Crotone - Andrea Corvino - ha disposto che dopo l'esame cadaverico, le salme vengano restituite ai familiari. La notizia della tragedia e della morte dell'imprenditore ha destato vasta eco in città. Marrelli era a capo di un gruppo imprenditoriale che nel settore sanitario e non solo, dà lavoro ad oltre trecento persone. Alle 11,37 il carro funebre con la bara che contiene la salma dell'imprenditore Massimo Marrelli, ha lasciato l'obitorio dell'ospedale di Crotone. La salma è stata portata al Marrelli Hospital di via Gioacchino Da Fiore a Crotone, dove è stata allestita la camera ardente in attesa dei funerali del 59enne medico morto stanotte nel tragico incidente sul lavoro, costato la vita a tre operai. Anche le salme delle tre altre vittime, una dopo l'altra, a bordo di carri funebri stanno lasciando il presidio sanitario, dirette alle rispettive abitazioni. La restituzione dei corpi ai familiari è stata disposta dal sostituto procuratore Andrea Corvino che coordina le indagini sull'accaduto