Nel 2007 le cosche lametine si stavano organizzando per raggiungere una pace, ma il clan Iannazzo mise una clausola: o esce fuori la salma dell'imprenditore Perri, che era stata trafugata, oppure non sarebbe stata raggiunta nessuna pace. A ripercorre quanto avvenuto oltre un decennio fa in città è il figlio del “professore”, Giuseppe Giampà, divenuto collaboratore di giustizia subito dopo il suo arresto nel 2011, che ieri pomeriggio ha raccontato quanto avvenuto in quegli anni in cui la città è stata bagnata da fiumi di sangue, rispondendo alle domande del pubblico ministero della Dda Elio Romano, nell'ambito del processo “Andromeda” che si sta celebrando davanti al tribunale (presidente Carè, a latere Prignani e Loscanno). L'edizione integrale dell'articolo è disponibile sull'edizione cartacea della Gazzetta del Sud - edizione di Catanzaro.