Seguirà una sorta di “rito abbreviato” il nuovo concorso che l’Azienda ospedaliera Pugliese-Ciaccio sta per bandire con l’obiettivo di reclutare un cospicuo numero di operatori socio sanitari (Oss) ed infermieri da assumere a tempo indeterminato dando seguito ai decreti autorizzativi del commissario al piano di rientro. Dopo il flop della prova preselettiva espletata nei locali della Fondazione Terina a Lamezia, il dg dell’Azienda ospedaliera Giuseppe Panella, che ha azzerato la stessa preselezione con un provvedimento di fatto avallato anche dai giudici del Tar con il rigetto dei ricorsi dei candidati che avevano superato il test, non vuole assolutamente “toppare” e per evitare una seconda pioggia di ricorsi contro la nuova preselezione avrebbe deciso di dare un taglio alle procedure. Il “concorsone”, come riporta la Gazzetta del Sud in edicola, si svolgerà direttamente, senza il filtro che avrebbe dimezzato i circa diecimila concorrenti che hanno presentato domanda di partecipazione. «La somministrazione di quiz a risposta multipla – avevano scritto peraltro i giudici del Tar nella sentenza – è ad ogni evidenza un tratto procedimentale della complessiva selezione pubblica, preordinata, in un’ottica di efficacia e celerità dell’agire amministrativo, alla riduzione del numero di concorrenti che dovranno cimentarsi nella successiva redazione degli elaborati. La preselezione pertanto, al pari delle prove concorsuali intese in un’accezione stretta, costituisce diretta attuazione e puntuale espressione del canone di imparzialità e del principio di accesso al pubblico impiego mediante selezione pubblica». Parole che comunque escludono l’obbligatorietà della selezione stessa.