Catanzaro, Crotone, Vibo

Domenica 28 Aprile 2024

"A Lamezia per fare tutto ci vuole il consenso della ’ndrangheta", la confessione del pentito

Le pagine dell’inchiesta “Quinta Bolgia” restituiscono l’immagine di una città costretta a vivere in catene. Nulla nella vita sociale, economica e politica sembra essere libero dall’imposizione delle cosche. Una commistione che, come riporta l'edizione della Gazzetta del Sud - edizione di Catanzaro, l’ex killer e ora collaboratore di giustizia Gennaro Pulice cerca di far capire così ai magistrati che raccolgono le sue dichiarazioni: "Per esserci lo sviluppo a Lamezia Terme non crediamo alle favole ci vuole il consenso delle famiglie di 'ndrangheta, sennò sviluppo a Lamezia Terme non c’è". "Se a Lamezia Terme non ci sono stati mai supermercati - continua nella dichiarazione - se non quelli di alcuni imprenditori non è che un caso e perché comunque si creano... si creano una sorta di monopolio. Non è che arrivo io che non mi conosce nessuno domani mattina vado e apro a Scinà o a Capizzaglie e apro dei supermercati così. Li apro perché li posso aprire". Stando alle parole del pentito è la ‘ndrangheta a decidere strategie e investimenti, la classe burocratica e politica sembra quasi relegata a ruolo di mero esecutore.

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