Che volesse sfruttare l’entusiasmo della gente per la fine del commissariamento e convogliare tutte le energie positive in un’unica direzione lo si era capito. Che volesse dare un segno tangibile del nuovo corso politico in città era facilmente intuibile. Ma che il nuovo sindaco di Tropea fosse pronto a indossare - letteralmente - i panni del giardiniere per fare in modo che la città diventi un giardino fiorito, non era previsto neppure nei sogni più rosei dei suoi sostenitori. E invece capita che l’avvocato Giovanni Macrì, “Nino” per tutti, venga beccato domenica mattina da una cittadina tropeana a curare il verde pubblico. Le foto che ritraggono il primo cittadino intento a sistemare le aiuole fanno il giro del web attraverso i social e Macrì è già diventato, per tutti, “il sindaco giardiniere”. Costretto a rispondere ai tanti commenti dei cittadini entusiasti, Macrì ha svelato quindi la sua passione per questo hobby: «Oggi - ha scritto domenica sera sulla pagina del suo profilo ufficiale sui social - mi sono dedicato, come da consuetudine, alla mia passione per il giardinaggio». Una passione che, racconta, ha ereditato da sua nonna Aurora e che lo rilassa, lo appaga e lo ricarica. Il bello è che Macrì non è stato soltanto “paparazzato” dalla sua concittadina e collega del foro vibonese Maria Vittoria Mannacio Soderini, ma altri, seguendo il suo esempio, si sono messi a dargli una mano. «Si è unito a me - racconta Macrì - il caro amico Salvatore Accorinti ed insieme abbiamo sistemato una Yucca che non conosceva una carezza da tempo immemorabile». E tra una sfoltita e l’altra, capita anche che vengano le belle idee. «Salvatore - continua il sindaco riferendo della chiacchierata con l’amico - mi ha partecipato la bellissima idea che Sharon (un’altra cittadina tropeana ndr.) vorrebbe lanciare per Natale: una sorta di concorso a premi, sulla falsa riga del concorso “Balconi in fiore”, riservato agli addobbi natalizi su aree pubbliche». L’idea di Sharon, per il primo cittadino, è «uno strumento per stimolare la partecipazione e rendere la città calda e accogliente» e perciò Macrì ha fatto i complimenti alla sua concittadina per questa idea, dicendosi «entusiasta per il progetto che sposeremo come Amministra-zione comunale». Il pollice verde di Macrì è stato quindi contagioso e l’hobby della sistemazione delle aiuole, a cui di solito il sindaco si dedica con l’amico Antonio Colacino potrebbe diventare, a questo punto, solo l’inizio di una bella esperienza che, di qui a poco, potrebbe vedere Tropea diventare il giardino in fiore della Costa degli Dei. Altri privati, infatti, da qualche giorno, sono all’opera per curare il verde della città: alcuni giovani volontari hanno chiesto e ottenuto dal sindaco il permesso di ripristinare il verde del parco giochi della stazione ferrovia-ria, mentre la rotatoria della ss 522 è stata adottata dall’Hotel La Pace, oltre al Rotary club di Tropea, che pianterà degli al-berelli presso il parcheggio di Marina Vescovato in occasione della festa dell’albero di martedì 21 novembre. Quest’idea del “sindaco giardiniere”, che si definisce il “suddito” del Principato di Tropea, in cui i principi sono i suoi cittadini, piace tanto ai tropeani. E il commento più ricorrente sui social è questo: «Vuoi vedere che questa è la volta buona?». Ancora più simpatica è la frase ricorrente di Macrì, che al termine dei quotidiani resoconti del suo operato amministrativo suole dire: «State tranquilli, ho un piano». Di sicuro c’è che, finalmente, sembra proprio che Tropea abbia una guida capace di dare un concreto esempio col suo senso civico, che, si spera, possa avere un vasto seguito.