Dopo l'arresto dei due necrofori finiti nell'inchiesta “Quinta bolgia” condotta dalla Guardia di finanza e la Dda catanzarese, che ha portato in carcere ex manager e dirigenti dell'Asp, oltre che rappresentanti di due imprese funebri, nell'obitorio dell'ospedale di Lamezia non c'è più nessuno. E neppure la disposizione del direttore facente funzioni Giuseppe Giuliano (di utilizzare per il servizio gli operatori socio-sanitari), pare possa essere una soluzione. Di questo ne sono convinti i sindacati, che hanno scritto al dg facente funzioni, chiedendo di rivedere quanto deciso. L'edizione integrale dell'articolo è disponibile sull'edizione cartacea della Gazzetta del Sud - edizione di Catanzaro.