Aveva recuperato nei fondali di Punta Alice, dove giace il relitto della nave Lince, una campana della torpediniera della Regia Marina silurata e affondata nell'estate del 1943. Il 69enne con la passione per le immersioni s'era portato a casa il reperto e si rifiutava di consegnarlo al Comune che ha allestito il Museo del mare anche per conservare i resti della nave militare. Ma come hanno scoperto poi i carabinieri della Stazione di Cirò Marina che hanno agito congiuntamente al personale del Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Cosenza, il 69enne oltre alla campana della Lince, aveva in casa anche alcuni reperti archeologici detenuti illecitamente: due piedi di anfore, un collo d'anfora e due anse d'anfora. I "pezzi" sono stati sequestrati mentre la campana è stata consegnata al Comune. Il pensionato è stato a sua volta denunciato alla competente Autorità Giudiziaria per la detenzione non autorizzata di materiale archeologico.