Arriva la sentenza per il processo scaturito dall’inchiesta “Miseria e nobiltà” del 2012, condotta dal Gico del Nucleo di Polizia Tributaria di Catanzaro, anche nella città di Lamezia Terme oltre che in altre regioni, che aveva smascherato un traffico internazionale di sostante stupefacenti.
Il Gup del Tribunale di Roma, Maria Paola Tomaselli, ha condannato 9 dei 13 imputati assolvendone 4.
Sono stati condannati: Luigi Silvestro Criolesi Esposito (un anno, 2 mesi e 4mila euro di multa), Donatello De Marco (6 anni, 8 mesi e 30mila euro di multa), Bledar Begaj (4 anni e 18mila euro di multa), Angelo Molinaro (3 anni e 14mila euro di multa), Gianluca Molinaro (4 anni, 8 mesi e 20mila euro di multa), Antonio Romeo (5 anni, 10 mesi e 24mila euro di multa), Rocco Barbaro (5 anni, 4 mesi e 24mila euro di multa), Alessandro Mazzei (5 anni, 4 mesi e 20mila euro di multa), Giuseppe Sesto Ferreri (4 anni e 20mila euro di multa).
Il giudice ha inoltre dichiarato gli imputati Romeo, De Marco, Mazzei, Barbaro, interdetti in perpetuo dai pubblici uffici e gli imputati Begaj, Gianluca Molinaro e Angelo Molinaro e Sesto Ferreri interdetti dai pubblici uffici per 5 anni.
Assolti invece Emanuele Iannazzo, Concetto Trovato, Maurizio Belville e Gentian Lika. Assolti, per alcuni capi di imputazione anche Rocco Barbaro, Bledar Begaj, Alessandro Mazzei, Angelo Molinaro, Gianluca Molinaro, Antonio Romeo, Giuseppe Sesto Ferreri, Luigi Silvestro Criolesi Esposito e Donatello De Marco. Tutti sono stati assolti dal reato di associazione mafiosa.
Il giudice ha infine dichiarato il non luogo a procedere nei confronti di Daniele Pecorari, Ulisse Biccini, Gaetano Campo, Saverio Dezio, Giuseppe Fasano, Antonino Fuscà, Paolo Giammusso, Claudio Gobbetti, Salvatore Logiacco, Salvatore Francesco Mazzei, Umberto Mazzei, Girolamo Pipicella, Lillo Giovan Battista Odoardi, Tommaso Umbertino, Ferdinando Vinci, Antonio Voci in ordine al reato di associazione.
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