Il muro del silenzio è stato rotto. I residenti di viale Isonzo riacquistano voce, scendono in strada, rivendicano diritti e chiedono servizi. Il sit-in organizzato qualche settimana fa nel quartiere dal comitato civico ha fatto da apripista ad un movimento che sta acquistano fiducia e vigore. Il “caso viale Isonzo”, insomma, non potrà essere facilmente derubricato dalle agende politiche, liquidato con una semplice operazione di bitumazione delle strade, laddove la pavimentazione era totalmente scomparsa per lasciare il posto a voragini diventate ricettacolo di fogna e sporcizia. Interventi di manutenzione pur necessari, ma che non cancellano anni di assenze e incuria, che hanno trasformato il quartiere in un ghetto dove nessuno si sogna di mettere piede. Sarà necessario mettere mano in maniera più incisiva in quell’angolo di città, dove persino le forze dell’ordine non sono al riparo da aggressioni.