Sarà un trasferimento più che traumatico quello delle competenze sulla gestione dei rifiuti che dalla Regione sono state spostate in capo ai Comuni costituiti in ambiti territoriali ottimali (Ato) già a decorrere dal 31 dicembre. E sebbene Palazzo De Nobili abbia deliberato per tempo il subentro nelle convenzioni sottoscritte alla Cittadella con i gestori degli impianti di trattamento, ancora oggi non è immune dal possibile caos che potrebbe da qui a breve scatenarsi per effetto del mancato rinnovo dei contratti deciso dalla Regione nei confronti dei proprietari degli impianti privati, utilizzati però fino ad oggi nel complesso sistema di trattamento e smaltimento dei rifiuti.
Una decisione che porterebbe la città a fare un salto indietro di due mesi, quando l’impossibilità di conferire gli scarti di lavorazione nell’unica discarica ancora attiva in Calabria, la Sovreco di Crotone, ha mandato in tilt l’intero servizio di raccolta della differenziata. È questo lo scenario che si riproporrà a breve se la Regione non individuerà un escamotage per tamponare la falla nel sistema determinata dalla mancata proroga del contratto alla società Sovreco, titolare dell’impianto privato in cui la città di Catanzaro conferisce gli scarti di lavorazione, scaduto il 31 dicembre.
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