Risulta disperso in mare uno dei profughi curdi che era a bordo della imbarcazione a vela che stamattina all'alba si è incagliata sulla spiaggia di Torre Melissa nel Crotonese. Nel tratto di mare dove è avvenuto lo sbarco dei 50 migranti soccorsi dai residenti di Torre Melissa che insieme agli uomini delle forze dell'ordine si sono prodigati ad aiutare i profughi, sono in corso le ricerche a cura della Capitaneria di Porto di Crotone. Con i carabinieri e la Guardia Costiera a Torre Melissa sono intervenuti anche i finanzieri della Sezione operativa navale di Crotone che dipende dal Roan di Vibo Valentia. Sono stati due finanzieri che udendo il pianto di un bimbo proveniente dallo scafo rovesciato dell’imbarcazione, si sono spinti nella risacca marina, incuranti delle cattive condizioni meteorologiche e hanno tratto in salvo un bimbo di pochi mesi e la madre, imprigionati nella barca e non in grado guadagnare la spiaggia da soli. I carabinieri della Compagnia di Cirò Marina hanno a loro volta rintracciato in un Hotel della costa due cittadini russi, ritenuti essere gli scafisti. Presentatisi al portiere di notte, i due hanno esibito dei documenti palesemente falsi, e senza timbri di ingresso in Italia, tanto da far insospettire l'impiegato che ha cercato di prendere tempo assegnando loro una stanza, ma telefonando subito dopo ai carabinieri che, intanto, erano giunti all'albergo seguendo le tracce lasciate sulla vicina spiaggia dai due. I presunti scafisti verranno processati per direttissima per favoreggiamento all'immigrazione clandestina. Nei loro bagagli i carabinieri hanno trovato strumentazione per navigare e denaro. La donna e il piccolo salvati sono stati quindi accompagnati, assieme agli altri 49 sbarcati, per le operazioni di assistenza e identificazione nel Centro di accoglienza Sant'Anna di Isola Capo Rizzuto.