Tutto da rifare. A pochi giorni dalla scadenza dei termini di gara per l’acquisto di cinque nuove ambulanze, l’azienda sanitaria provinciale di Catanzaro si ritrova con un pugno di mosche in mano. Nessuna ditta, o quasi, ha infatti deciso di partecipare alla gara d’appalto per la fornitura dei mezzi di emergenza che avrebbe contribuito a rimpinguare il parco macchine aziendale, dopo la decisione del management di rescindere tutti i contratti sottoscritti con le società che fino a qualche mese fa svolgevano le attività sostitutive. All’indomani del terremoto giudiziario, scatenato dall’inchiesta “Quinta Bolgia”, che ha travolto l’Asp disvelando intrecci pericolosi nella gestione del servizio ambulanze e delle onoranze funebri, i vertici aziendali avevano infatti scelto di estromettere le cosiddette “croci” dalle attività di trasporto in emergenza, al prezzo però di rimaner privi di mezzi per l’esiguità di ambulanze da destinare al servizio di soccorso. All'ultimo bando, scaduto pochi giorni fa come riporta la Gazzetta del Sud in edicola, solo una ditta ha presentato un’offerta economica, ritenuta però non congrua e per questa ragione neppure presa in considerazione dai vertici aziendali che dovranno a questo punto rimettere nuovamente mano al bando di gara.